Telecom: quando una telefonata ti accorcia la vita


Nonostante le immense potenzialità del territorio per troppi anni il Litorale Domitio è stato abbandonato e ritenuto “un posto dimenticato da Dio” da chi abitava in città.

Negli ultimi anni invece c’è stato un esodo di notevole entità dalla città verso la fascia costiera e, per i motivi più svariati, il litorale si è ripopolato un po’, spesso proprio grazie a quelle stesse persone che lo avevano tanto denigrato.

Questo ovviamente ha creato un movimento economico a favore del territorio che non tutti hanno saputo captare e utilizzare al momento giusto e nella maniera giusta.

C’è chi ancora non ha avuto la voglia di investire, e questo è il caso della Telecom, ma andiamo per ordine.

Le vecchie centraline presenti sul territorio sono state adibite anche per la connessione ad internet via ADSL, per cui i vecchi residenti hanno potuto ricevere tranquillamente la linea a casa, senza troppi intoppi. Certo, tutti i “posti” si sono subito occupati e qualche problemino c’è stato, ma la connessione almeno esisteva.

Per i nuovi residenti invece le cose sono andate diversamente.

Un caso simbolico per tutti può essere riepilogato così:

– Al momento della richiesta dell’ADSL gli operatori del call center danno la disponibilità, poiché effettivamente la zona risulta coperta.

– Nel momento in cui arriva la linea telefonica ci si rende conto che quella internet tarda ad arrivare.

– Le telefonate al 187 cominciano a fioccare, sempre più spazientite e ravvicinate, ma nulla cambia. Alcuni centralinisti dicono che è questione di giorni, altri di settimane, altri di richiamare, ma la linea internet, intanto, non arriva, mentre le bollette, All Inclusive di entrambi i servizi, soprattutto se si tratta di un trasloco della linea, continuano ad arrivare senza modifiche, come se, insomma, si usufruisse di entrambi i servizi.

– Dopo settimane di stress e magari qualche visita da parte di tecnici che, dietro una mazzetta gradita (ma non dovuta), fanno un sopralluogo, si comincia a capire che, in molti casi, manca proprio il “palo” da cui far partire il cavo. Ed anche in questo caso le scuole di pensiero sono molteplici: c’è chi dice che bisogna fare uno scavo a terra per far passare i cavi ed installare il palo nei pressi dell’abitazione e chi dice che basta un cavo “volante” (definiti invece fuorilegge dai primi).

– Mentre si pensa a cosa fare, e intanto si litiga con personaggi dai ruoli più svariati in questa storia, passa altro tempo, e continuano ad arrivare bollette. A questo punto riprendono le telefonate ossessivo-compulsive al call center e finalmente, se si è fortunati, la verità sale a galla grazie a qualche operatore serio, gentile e soprattutto sincero: non c’è posto nelle centraline, sono tutte piene, per cui pali o non pali, cavi o non cavi, c’è ben poco da fare, perchè finchè la Telecom non deciderà di investire sul territorio non c’è posto per i nuovi richiedenti.

– Naturalmente, essendo Telecom proprietaria dei cavi utilizzati per portare la linea nelle abitazioni, è inutile anche rivolgersi ad altre compagnie: l’ADSL per molti nuovi residenti è un miraggio.

E’ proprio per questo motivo che nelle scorse settimane è comparsa su internet una petizione per il potenziamento della linea ADSL in zona, che potete firmare e far girare cliccando qui.

Intanto, sempre di questa estate, è la notizia che la Telecom si è adoperata per dare a 19mila unità abitative di Giugliano in Campania il servizio di fibra ottica per una connessione ad internet superveloce.

Speriamo che in queste 19mila unità siano comprese anche quelle del Litorale e che non verremo, ancora una volta, “dimenticati”.

Nel frattempo, una soluzione, nemmeno tanto temporanea e instabile, hanno cominciato a fornirla alcuni privati che, attraverso l’utilizzo di un segnale diffuso attraverso delle antenne, sono riusciti a fornire una connessione ad internet piuttosto stabile e veloce. E’ questo il caso di Wiphonet, Aria Wifi ed altri gestori di questo tipo, che hanno finalmente trovato un modo semplice ed economico per accontentare anche chi non poteva essere accontentato dai “colossi” della telecomunicazione.


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