Diciotti, Di Maio: “Mattarella va rispettato. Salvini esagera? Non me ne frega”


La questione della nave Diciotti, con 67 migranti a bordo, ha tenuto con il fiato sospeso fino a ieri sera, quando si è deciso di autorizzare lo sbarco al porto di Trapani, dove era entrata nel pomeriggio (sempre di ieri) e dove si è svolto un sit-in contro Salvini e le sue politiche migratorie. A risultare decisivo è stato l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, preoccupato della situazione per donne e bambini, ha sollecitato il Governo (nella persona di Giuseppe Conte) a dare il via libera allo sbarco.

L’intervento del Quirinale è stato decisivo e va rispettato anche per il vice premier Luigi Di Maio, che ha toccato l’argomento ad Agorà Estate su Rai 3: “Io credo che se il Presidente è intervenuto bisogna rispettarlo e fare in modo che quando ci sono questioni del genere le procedure siano più veloci“.

Di Maio auspica celerità per futuri casi, anche perché è la prima volta che una nave italiana resta in rada per ben 12 ore. Il motivo? Lo spiega lo stesso Di Maio: “Noi avevamo la stessa preoccupazione. Cioè fare in modo che chi aveva aggredito l’equipaggio del rimorchiatore dovesse essere perseguito. Quando poi abbiamo aspettato qualche ora per fare chiarezza è intervenuto il Presidente, ed è stato d’obbligo lo sbarco“.

L’Italia, però – insiste il leader penta stellato – ha il dovere di perseguire chi commette illeciti. Credo che abbia competenza la Magistratura, ma bisogna dare anche un messaggio chiaro. I cittadini si aspettano che la giustizia vinca sempre e in questi casi bisogna dare la certezza che almeno chi sbaglia venga individuato“.

La questione Diciotti ha inevitabilmente fatto emergere le prime crepe nel Governo giallo-verde, con Salvini (l’uomo dei porti chiusi) e Toninelli ad alimentare un battibecco a distanza durato per diversi giorni. Il ministro dell’Interno, che ha espresso tramite una nota il suo stupore per la decisione di Mattarella, anche ieri da Innsbruck, dove si trovava per un vertice informale con altri ministri UE, si era scagliato contro i suoi oppositori, ma alla fine è stato costretto ad incassare il colpo mosso dal Quirinale.

Un’esagerazione quella di Salvini? Di Maio non sa rispondere (o non vuole farlo per non creare ulteriori attriti?) e dice: “Se Salvini ha esagerato o meno non me ne frega niente. La cosa importante di questa storia è che alla fine si è sbloccata la situazione“.

Di seguito il video con l‘intervista completa a Luigi Di Maio:


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