Morte di Salvatore alla Galleria Umberto: il fratello accusa de Magistris di omicidio


Il 9 luglio 2014 è morto il piccolo Salvatore Giordano, colpito da alcuni calcinacci crollati dalla Galleria Umberto I di Napoli. Salvatore era lì con alcuni amici e proprio per salvare i suoi compagni, spingendoli via, ha trovato la morte. Il 6 maggio scorso abbiamo appreso delle sette persone rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo.

Si tratta di due dirigenti comunali (Giovanni Spagnuolo e Salvatore Capuozzo), due tecnici del servizio protezione civile (Giuseppe Africano e Franco Annunziata) e tre amministratori di condominio (Mariano Bruno e Marco Fresa, e Elio Notarbartolo, direttore dei lavori). Il processo inizierà il prossimo 5 ottobre.

In queste ore il fratello di Salvatore, Antonio, ha tuttavia rivolto pesantissime accuse al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a suo avviso corresponsabile – non si capisce a quale titolo – della morte del ragazzo. Egli affida le proprie parole a Facebook, ve le riportiamo di seguito:

E niente… Ho voluto aspettare la fine di queste elezioni per dire la mia…
Qui non si tratta di politica,si tratta di un “uomo” se proprio si può definire cosi.
Un “uomo” che non ha saputo gestire la propria città in nessun modo,uno che oltre al turismo non si è fregato di niente,nemmeno della morte
A Napoli non c’è niente che va per il verso giusto, è inutile prenderci per i fondelli da soli.
Tutto il mondo fa bene a criticarci
Una città che cade a pezzi ormai
La stessa che sotto il dominio di quell’essere ha portato via mio fratello di soli 13 anni…
Salvatore Giordano!
Eroe perché salvando i suoi amici accorgendosi del crollo è rimasto vittima degli stessi calcinacci di quella maledetta galleria.
Gli stessi crolli che sono avvenuti svariate volte in precedenza,gli ultimi pochi giorni prima della tragedia.
Il vostro sindaco era a conoscenza visto gli innumerevoli avvisi arrivati a destinazione,ma non ha fatto nulla per impedire tutto ciò.
Ma il suo spregevole animo non si ferma qui,
Mentre mio fratello era in coma lui si è presentato mezza volta in ospedale e alla domanda del medico se voleva entrare per vederlo lui rispose “no mi fa impressione”
UOMO DI MERDA.
Non si presentò nemmeno ai funerali e non si è mai fatto più vedere.
Ora uno può pensare..c’era bisogno di una tragedia per mettere in sicurezza la città ?
NO. Nemmeno difronte una morte innocente sono cambiate le cose.
Nel corso di questi 2 lunghi anni ci sono stati altri crolli nella città di napoli,anche al vomero ma non è cambiato nulla.
Ora il mio pensiero arriva qui…
La prima volta l’omicidio l’ha commesso da solo…ma ora è come se la città di Napoli avessi di nuovo ucciso mio Fratello.

antonio giordano luigi de magistris accusa

Si tratta, come potete notare, di accuse pesantissime rivolte al primo cittadino di Napoli appena rieletto. Accuse che tra l’altro non trovano attualmente riscontro, secondo quanto è noto, in sede giudiziaria. Capiamo il dolore di Antonio, la sua rabbia legittima, però quando un pensiero così espresso può avere forti ricadute sulla reputazione di una persona bisogna fare estrema attenzione.

Siamo di fronte, né più né meno, di fronte a un’accusa di omicidio. Staremo a vedere l’eventuale risposta di Luigi de Magistris che, probabilmente, data la diffusione del post, farebbe bene a esprimersi pubblicamente per rigettare le accuse.


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