Roberto Saviano annuncia il nuovo libro: come titolo, il soprannome di un clan


La Paranza dei Bambini è il soprannome che si è dato ad un clan del centro storico di Napoli, composto per lo più da giovanissimi. Sempre più piccoli d’età i componenti della famiglia, sempre più agguerriti e desiderosi di potere. Ma a quale prezzo? Vite umane. violenza. sopraffazione. Parole che, da sempre, connotano l’universo camorristico, ma questa volta supportate dall’incoscienza della giovinezza. Dall’istinto di chi non ha avuto altri insegnamenti su questo mondo, né dalle persone, né dal tempo, poiché troppo poco ne ha passato in terra.

Ebbene, “La paranza dei bambini” è il titolo che Roberto Saviano ha dato al suo nuovo romanzo, in vendita, da Natale, nelle librerie.

Ad annunciarne l’uscita lo stesso scrittore sulla sua pagina Facebook, sabato 30 luglio: “Un romanzo nasce sempre tra doglie, sforzi, sangue, lacrime, muscolose spinte di rabbia. È quasi pronto per affrontare il mondo. Domani su Repubblica ci sarà un estratto dal mio nuovo libro “La paranza dei bambini”, in libreria a Natale.
Qui, in postazione, con artiglieria di parole.

Correlata al post, una foto della sua postazione lavorativa: un portatile aperto su una scrivania e, sul desktop, l’immagine di una pagina bianca con la semplice scritta “La paranza dei bambini”.

roberto saviano

Sotto al post dello scrittore-giornalista partenopeo, più di 10 mila like e centinaia di commenti, i quali, tuttavia, non  mostrano tutti benevolenza e apprezzamento per il lavoro svolto dallo scrittore. Tra critiche ed opinioni diverse, infatti, emergono numerosi punti di vista. Non molto sull’opera in questione, quanto sulla persona di Roberto Saviano e il suo lavoro.

Del resto, quando si è un personaggio pubblico, si è soggetti alla sentenziosità del giudizio di massa, a prescindere dalle proprie volontà.


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