Carla, bruciata viva: chiesti 15 anni per l’ex fidanzato. Ecco cosa successe quel giorno


15 anni di reclusione, è questa la richiesta formulata nel corso della prima udienza del processo che si svolge, con rito abbreviato, davanti al gup del Tribunale di Napoli dai pm Raffaello Falcone e Clelia Mancuso nei confronti di Paolo Pietropaolo, accusato di aver dato fuoco con della benzina la sua ex fidanzata, Carla Caiazzo, quando all’epoca dei fatti era incinta della loro figlia. In virtù del rito abbreviato, la richiesta di pena è ridotta di un terzo.

Pietropaolo è imputato e deve rispondere di tentativo di omicidio, stalking, tentato procurato aborto. Nella ricostruzione dei fatti, avvenuta durante il processo, sono emersi nuovi particolari importanti per l’inchiesta: l’uomo con un pretesto invitò la compagna ad un appuntamento per poi aggredirla con pugni e calci.

Infine alla donna fu dato fuoco con una bottiglia contenente benzina e alcool. Carla Caiazzo non era in aula ad assistere alla prima udienza a causa di un delicato intervento chirurgico a cui è stata sottoposta. Ora non resta che attendere la nuova udienza che è prevista per il prossimo 27 ottobre, con gli interventi delle parti civili.


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