Paranza dei bambini: baby boss dei Quartieri Spagnoli scarcerato per un cavillo


E’ accusato di omicidio, ma è stato scarcerato per un cavillo burocratico. E’ successo a Napoli, a un baby-killer, F.V., il cui soprannome è una specie di scioglilingua. I suoi genitori non sono stati avvisati per tempo, per cui il suo ordine d’arresto è decaduto. Doveva rispondere di omicidio, quello ai danni di Mario Mazzanti, ma la misura cautelare ai suoi danni è stata cancellata dal gip dei Colli Aminei, per un errore negli avvisi degli interrogatori di garanzia.

Il ragazzo sembrerebbe avere un ruolo predominante nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, nella cosiddetta ‘paranza dei bimbi’. Scarcerato, dicevamo, nonostante da alcuni particolari si evinca la sua presunta colpevolezza. Da alcune cimici ed intercettazioni ambientali, raccolte nell’Istituto minorile di Catania (dove il ragazzo sta scontando un residuo di pena) viene ‘offerta’ da lui una sorta di confessione. Il ragazzo, infatti, pare riveli di aver colpito Mazzanti (“dalla scapola al cuore”, sembra dire) e mimi il momento dello sparo. Inoltre, per dare forza alle sue accuse, il pm si è avvalso anche di una perizia sul labiale da cui è scaturito che il ragazzo sembra rida parlando del movente.

La revoca dell’arresto è avvenuta ieri mattina, come riporta Il Mattino, quando il gip Draetta del Tribunale minorile ha accolto l’istanza sollevata dai penalisti Domenico Dello Iacono e Roberto Saccomanno, a proposito di quanto avvenuto in sede di fissazione dell’interrogatorio di garanzia. Venerdì scorso, infatti, è stata omessa una notifica ai genitori che, in quanto titolari di patria potestà, devono essere convocati come previsto dal codice. Non è il primo caso ‘strano’ che riguarda F.V., già condannato in primo grado a nove anni e 10 mesi per tentato omicidio, ma scarcerato per un ritardo della Procura nell’esercizio dell’azione penale.

Venerdì lo attende il secondo grado di giudizio ma, salvo altri colpi di scena, tra qualche mese riconquisterà la libertà. Un bel paradosso, per uno che fino a poco tempo fa, esortava così i suoi ‘compagni’: “Uccidiamo per sport, prendiamoci i Quartieri”.


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