Palazzo Zevallos Stigliano: la storia dell’edificio più ricco di via Toledo


Napoli – Fra i tanti bellissimi palazzi che costeggiano via Toledo, a Napoli, Palazzo Zevallos Stigliano è certamente il più maestoso ed interessante a livello artistico. Del resto, venne eretto quando la strada non aveva ancora l’importanza commerciale e sociale che iniziò ad acquisire solo in seguito.

L’edificio venne costruito su disegno di Cosimo Fanzago tra il 1637 ed il 1639, per volere di Giovanni Zevallos, Uffiziale di Corte e duca di Ostuni dal 1648, che ne acquisì la proprietà a lavori ultimati. Zevallos avrebbe voluto erigere la dimora familiare nei Quartieri Spagnoli, ma al tempo erano già troppo affollati per aggiungere nuove strutture: così il progetto deviò su via Toledo.

Posta sul lato orientale della strada, l’imponente architettura si articola attorno al grande cortile interno rettangolare cui si accede varcando la soglia del sontuoso portale secentesco. Su quest’ultimo possiamo ancora oggi ammirare lo stemma dei Zevallos, che lo domina sostenuto da festoni ed affiancato da due giare. Danneggiato durante le sommosse popolari del 1647, l’edificio fu venduto verso il 1653 al ricco mercante fiammingo Giovanni de Vandeneynden, la cui figlia Giovanna sposò il principe di Sonnino, don Giuliano Colonna Stigliano, cui la proprietà passò definitivamente nel 1688.

palazzo zevallos

Nel XIX sec., a causa di dissidi interni, la famiglia Colonna Stigliano abbandonò il palazzo, lo frazionò e lo vendette a più privati. Del resto, in quel periodo via Toledo si andava arricchendo con numerose dimore nobiliari e divenne particolarmente ambita a livello immobiliare. La fetta più importante del palazzo, quella che oggi è visitabile, fu acquisita dai banchieri Forquet, che abbellirono lo scalone principale e le sale del primo piano con un maestoso ciclo di decorazioni e di stucchi.

Tra il 1898 ed il 1919-20 la Banca Commerciale Italiana acquistò l’intero edificio, prima rilevando la parte dei Forquet, poi estendendosi agli appartamenti minori. La ristrutturazione venne affidata all’architetto Luigi Platania. La facciata ottenne l’aspetto che oggi possiamo ancora ammirare, mentre all’interno fu costruita la monumentale scala in marmo mantenendo intatti, però, gli affreschi commissionati dai precedenti proprietari. Anche il maestoso cortile in piperno risalente alla prima struttura venne completamente stravolto, coperto da un lucernario vetrato ed adibito a salone per il pubblico.

In occasione di un processo di fusione, nel 2001 Banca Intesa, ora Intesa Sanpaolo, ha ereditato il palazzo. Oggi all’interno di Palazzo Zevallos Stigliano sono custodite circa 120 opere d’arte tra pitture, disegni e sculture, tutte appartenenti alla collezione di Gallerie d’Italia, proprietà del gruppo Intesa Sanpaolo. Senza dimenticare le meravigliose sale che, da sole, meriterebbero la visita.

Ecco gli orari per visitare il palazzo e la collezione:

Da martedì a venerdì
dalle 10.00 alle 18.00
(ultimo ingresso 17.30).

Sabato e domenica
dalle 10.00 alle 20.00
(ultimo ingresso 19.30)

Fonti: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli; Progetto Cultura Intesa Sanpaolo


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