“Napoli sfregiata”, via gli antichi basoli da Porta Capuana: la denuncia


Porta Capuana rappresenta una delle zone storiche più importanti di Napoli, essendo stata la principale porta d’accesso della città e centro di collegamento per le strade secondarie.

Anche per Porta Capuana, così come per altre importanti zone della città, è però arrivato, sempre per scelta del Comune in accordo con la Sovrintendenza, il momento della rimozione dei secolari basoli vesuviani che dànno storia e autenticità al paesaggio e alla cultura della città.

Una scelta progettata per dei lavori di restyling delle strade del centro storico che dividono tutti. A lavori ultimati dovrebbero essere rimessi al loro posto, ma c’è chi ne dubita.

C’è infatti chi crede che i basoli non verranno mai più riposizionati perché una volta rimossi sarà quasi impossibile incastrarli tra di loro, tagliarli o sagomarli, e chi invece resta fiducioso, nonostante molti di essi siano stati danneggiati.

Nel peggiore dei casi, i basoli vesuviani potrebbero essere sostituiti anche questa volta con quelli in pietra etnea, sicuramente più facili da lavorare ed economici, ma che azzereranno del tutto l’antica particolarità e autenticità delle nostre strade.

“Continua la scandalosa rimozione della pavimentazione lapidea della città perpetrata dal Comune di Napoli con l’avallo della Sovrintendenza – Proseguono i restyling che stanno violando il Codice per la tutela dei Beni Culturali e del Paesaggio e stanno alterando, irrimediabilmente, l’identità storica del territorio, è con queste parole che Antonio Pariante del Comitato di S. Maria di Portosalvo, lancia un attacco alla Soprintendenza, speranzoso che il suo grido di ribellione possa fermare tutto questo scempio.


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