L’arte dei guantai della Sanità: quando Napoli era “capitale dei guanti”

Antico atelier di Omega


Napoli – Per secoli Napoli ha rappresentato un’eccellenza nel mondo della moda e nella produzione di capi unici al mondo. Purtroppo, con l’avvento del mercato globale e della produzione industriale questo primato è andato via via affievolendosi, resistendo solo grazie ad alcuni esercizi storici famosi in tutto il mondo. Attualmente è difficile credere che Napoli possa essere definita la “capitale dei guanti”, eppure è davvero così.

Alle spalle di via Medina esiste una stradina che si chiama “via dei Guantai Nuovi” ed è una delle testimonianze evidenti di un artigianato tanto diffuso un tempo. I guantai più bravi al mondo avevano le loro botteghe a Rione Sanità: qui producevano capi raffinatissimi o di uso comune, ricevevano clienti provenienti da ogni angolo del mondo, ricchi e poveri, nobili e popolani. Nel periodo di massima espansione del fenomeno il quartiere contava oltre 25.000 artigiani.

L’arte dei guantai iniziò a diffondersi a Napoli già ai tempi del vicereame, ma furono i Borbone ad incentivare la produzione rendendola un’eccellenza. Nemmeno l’Unità d’Italia arrestò o limitò la fama dei guantai della Sanità. Fu altro a chiudere le floride botteghe: la modernità. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il mercato si ampliò e la produzione industriale andò velocemente a sostituire l’artigianato locale.

Un settore tanto specifico come quello dei guanti venne seriamente provato da un simile capovolgimento di fronte. Le botteghe chiusero una dietro l’altra. Non tutto è perduto, però: ancora oggi pochi guantai continuano a portare in alto il nome di Napoli e della Sanità. Le poche, secolari, botteghe che hanno resistito collaborano con le grandi case dell’alta moda come Vuitton e Dior. Certo, sarebbe bello sentire ancora una volta apostrofare la nostra città come “capitale dei guanti” o, addirittura, “della moda”.

Fonte:

Napoli e l’arte del fare: i percorsi dell’artigianato in “Città e Consumi”, numero 10, agosto 2010 – http://www.comune.napoli.it


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