Medico guida il primo trapianto facciale in Italia: “Per fortuna sono napoletano”


Un traguardo fondamentale per l’avanzamento della chirurgia italiana. E’ stato eseguito, infatti, il primo trapianto di viso in Italia. Un record che ha visto protagonista Fabio Santanelli di Pompeo, napoletano a capo dell’unità di chirurgia plastica e ricostruttiva dell’ospedale Sant’Andrea di Roma.

Un’operazione eccezionale, ma estremamente complessa, eseguita su una paziente di 49 anni e durata ben 27 ore. L’ennesimo record per un medico napoletano, verrebbe da dire. E, come accade in casi del genere in Italia, raggiungere simili risultati è particolarmente difficoltoso in un paese dove meritocrazia e talento, spesso, non bastano.

Purtroppo è vero, noi facciamo le cose belle con dieci anni di ritardo – spiega in una lunga intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiornopur avendo tutte le competenze per la pole position. L’Italia ha perso di vista le cose importanti da molti, troppi anni. Sono mancati governanti illuminati. Noi per questo trapianto eravamo pronti già da tempo. In Francia sono già a 7, siamo arrivati perfino dopo la Turchia, ripeto, la Turchia“.

Oltre a spiegare la procedura di questo delicato intervento, Di Pompeo rivendica, con orgoglio, le sue origini: “Per fortuna sono napoletano e dico per fortuna perché è un valore aggiunto. Ho cominciato a fare il medico nella mia città, poi la Svezia e dal ‘90 alla Sapienza. Sto scrivendo un libro dove racconto la mia esperienza professionale, si intitola «Giurami su tuo padre», a indicare i ricatti morali che si è costretti a subire. Il mio doppio cognome? Quel di Pompeo è di mamma. All’epoca feci una lunga trafila per unirlo“.


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