Torre del Greco. Il Movimento 5 Stelle prosegue con la petizione per la riapertura del P. Bottazzi


Agenda fitta di impegni, inventiva ed entusiasmo alle stelle, ben oltre le cinque di matrice grillina sotto la cui egida si sono istituzionalizzati. Tanti i settori già attenzionati in un percorso pazientemente studiato e gradualmente concretizzato, lungo il continuum di un contatto diretto con la cittadinanza, garantito da meetup periodici e gazebo pubblici, indetti ad hoc in occasione di ogni iniziativa contemplata.

Ultima tappa, solo  in termini di tempo, per il gruppo cittadino del Movimento 5 Stelle, l’appuntamento “Torre Ripartiamo”organizzato martedì  27 settembre nella cornice della villa comunale V. Ciaravolo  di Corso Vittorio Emanuele.

Baricentro dell’incontro la petizione per la riapertura del Parco Bottazzi, entusiasticamente firmata dalla stragrande maggioranza dei numerosi accorsi, in linea con l’impegno del movimento per la rivalutazione del verde pubblico in città. Come ha spiegato il portavoce M5S Ludovico D’Elia, consigliere comunale, il parco è da circa due anni ostaggio di un misterioso tira e molla tra l’Asl e l’amministrazione comunale, in virtù di una convenzione più volte modificata e mai conclusa.

In attesa dell’ok definitivo alla ratifica dell’assicurazione sul parco, lo spazio è da tempo chiuso ed abbandonato a sé stesso, come del resto altri preziosi ambienti cittadini: i sentieri del Vesuvio, il parco Salvo D’Acquisto, la stessa villa comunale versano in un innegabile stato di degrado, complice anche una cattiva gestione delle operazioni di smaltimento rifiuti.

Nel corso dell’incontro si è anche dibattuto circa l’indiscriminato taglio di alberi secolari, prassi recentemente molto cara all’amministrazione comunale ma sconosciuta ai più.

A questo proposito, il consigliere D’Elia ha annunciato la richiesta di un confronto in commissione, al fine di richiedere l’intervento documentato di esperti che si pronuncino circa le effettive condizioni di salute delle piante suscettibili di abbattimento, prima della procedura.<<Attualmente  verificare lo stato di salute degli alberi abbattuti non è possibile. L’abbattimento viene facilitato dall’esposizione di cartelli di divieto di sosta nella zona interessata. Ma non c’è niente che provi che il provvedimento fosse necessario. E non è possibile provarlo a posteriori. Sarebbe come fare un’autopsia a un cadavere.Ma in questo caso il cadavere non c’è più>>.

lluminante l’intervento dell’ingegnere Luigi Sanguigno, protomotore  di un progetto ecosostenibile di utilizzo della canapa. <<Il settore della canapa rappresenta un filone in piena evoluzione e dalle molteplici possibilità:occupazione giovanile, rivalutazione dell’agricoltura, recupero dei terreni, sostituzione della carta, finalità alimentare, il tutto rigorosamente ecosostenibile>>

L’intervento del deputato Luigi Gallo ha invece acceso un faro su una questione di altissima valenza pubblica: il referendum costituzionale. Confrontandosi personalmente con i cittadini intervenuti, Gallo ha illustrato  nel dettaglio  i motivi per cui il Movimento è notoriamente sfavorevole alla riforma della carta costituzionale. In un contesto caratterizzato da un deficit di trasparenza delle istituzioni, dall’inquietante inanellarsi dei conflitti di interessi, da istituzioni sempre più sorde alle istanze dei cittadini e ai bisogni dei territori il Movimento si ripropone di ripartire da un sistema di partecipazione serio, di strada, che vede il suo prossimo appuntamento nella giornata di domenica 2 ottobre.


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