Nadia Simeoli, 17 anni di Torre del Greco, vince 3 ori nel judo: è la più brava del mondo


Nadia Simeoli, 17 anni di Torre del Greco, conquista la tripletta d’Oro: è ai vertici del judo italiano e mondiale. Doveva essere un mese di fuoco, tre gare importanti che avrebbero pesato sul futuro della Campionessa Torrese: l’European Cup Junior di Lignano; il Campionato Italiano Junior; l’European Cup di La Coruña in Spagna; e così è stato.

Il primo obiettivo centrato è stata la tappa italiana dell’European cup a Lignano Sabbiadoro, a metà del mese scorso, Nadia doveva difendere il titolo conquistato lo scorso anno ancora 16 enne, una gara molto difficile data la presenza di molte atlete di caratura mondiale ed è proprio con la più titolata la slovena Leski Andreji, numero 10 del World Raking, che la Torrese disputa la finale e porta a casa un il primo importante successo di quest’anno.

Passati due weekend ad inizio del mese di maggio l’appuntamento è al centro olimpico Matteo Pellicone di Ostia per incoronare i nuovi campioni italiani Junior. Un appuntamento importantissimo e Nadia sente il peso di questa gara, è dal 2013 che non riesce a vincerla, in un modo o nell’altro gli è sempre arrivata vicino salendo sul podio ma gli è sempre sfuggita di mano la vittoria finale. Questa volta, però, non c’è ne per nessuna, uno show dal primo incontro alla finale, marca una netta differenza con tutte le sue avversarie e si laurea Campionessa Italiana Junior.

E siamo a domenica nello splendido impianto del Coliseum di La Coruña capoluogo della Galicia in Spagna, Nadia per la prima volta sale sul gradino più alto del podio fuori casa in un torneo junior. Al termine ha fatto stesso lei il resoconto della gara: “Ho vinto il primo contro la norvegese Rosa Alsgård per waza-ari e poi osaekomi, ai quarti di finale ho incontrato la russa Ksenia Zadvornova, molto dura, e ho vinto per un waza-ari, ma l’incontro più difficile è stato la semifinale, ho ritrovato l’israeliana Gili Sharir, dalla quale avevo già perso, ma ogni gara è sempre diversa e non va mai allo stesso modo, così mi sono presa una bella rivincita che mi riempie di soddisfazione, ma l’incontro più bello è stata la finale, d’altronde è l’incontro che ti regala l’inno é sempre il più bello, contro la svedese Ida Eriksson vinto per doppio wazari. Sono molto soddisfatta del risultato, anche se non in perfette condizioni fisiche sono riuscita a vincere. Le sensazioni sono state buone, anche se ho commesso diversi errori sui quali lavorerò subito, appena ritorno a casa”.

 


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