Giovanni Russo di Mare Nostrum: “La riqualificazione deve partire dal mare. Il nuovo collettore sul Sarno… “


Il commissariamento del comune di Torre del Greco è un dato di fatto gravido di conseguenze, che ha messo in luce varie mancanze e problematiche reiterate nel tempo: in attesa delle prossime elezioni abbiamo fatto il punto delle criticità e delle esigenze cittadine interpellando i presidenti delle più significative associazioni della città.

Con il loro impegno a tutela e a servizio di vari settori non sono semplici cittadini ma  profondi conoscitori del territorio, dell’identità e dell’operato delle varie amministrazioni che si sono avvicendate  e hanno messo a nostra disposizione la loro esperienza e la loro preparazione aiutandoci a mettere in luce problemi e possibilità.

Questa settimana abbiamo fatto quattro chiacchiere con Giovanni Russo, presidente della Cooperativa Mare Nostrum, notoriamente impegnata per la salvaguardia dell’ecosistema marino. Le sue battaglie a difesa del litorale corallino hanno avuto significativi riscontri e aperto spiragli di luce su questioni spinose: il progetto depurazione reflui targato Gori è stato autorizzato proprio in seguito a un suo intervento datato 2015. Quest’estate ha incrementato il solido fronte ambientalista che ha come obiettivo la salvaguardia del mare e degli arenili.

-Giovanni, facciamo il punto della situazione. Come sono messe le nostre coste e i nostri mari?

– “Secondo il mio parere bisogna assolutamente valorizzare e tutelare le nostre zone costiere, difendere il nostro mare e riprendere un discorso di progettualità a livello locale che al momento latita. Va anche detto che iniziano ad arrivare segnali incoraggianti dalla Regione per il nostro territorio: a breve partiranno i lavori inerenti la realizzazione di opere di convoglio dei reflui locali al collettore di foce Sarno che attendiamo da anni. In questo modo colmeremo il gap che abbiamo rispetto ai comuni limitrofi.

Ritornando alla questione progettualità è chiaro che  la città ha bisogno di un progetto di riqualificazione cittadina…. E tale progetto non può che iniziare, per me, dalle zone marittime, in primis da quelle maggiormente degradate!  Oltre alle zone Litoranea e Scala prendiamo per esempio l’ex Spiaggia del Cavaliere zona San Giuseppe alle Paludi dove recentemente si è persino verificato un crollo.

Sono le zone come questa che secondo me dovrebbero essere maggiormente investite da un piano di riqualificazione urbana. Non dimentichiamoci che il mare è un grande fattore trainante, un volano di sviluppo sociale e economico. Prendiamo in considerazione una zona come Corso Garibaldi, una dimostrazione che anche piccole operazioni di riqualificazione urbana come la sola esecuzione di lavori di rifacimento della pavimentazione stradale, ha portato dei buoni risultati e un rinnovato interesse imprenditoriale.

Per riqualificare la zona San Giuseppe alle Paludi una mia idea sarebbe quella di adibire l’ex Spiaggia Del Cavaliere ad immensa spiaggia libera attrezzata, munendola di aree parcheggio in zona,  per dare la possibilità a chi non può permettersi di spostarsi  o di usufruire dei lidi  privati di avere comunque la possibilità di potere andare a mare. La realizzazione di tale progetto potrebbe portare la zona ad avere un notevole interesse da parte delle attività imprenditoriali e di avviare, in questo modo, il processo di rilancio socio-economico della zona.

Ovviamente la gestione della spiaggia potrebbe essere affidata dall’autorità comunale ad un ente no profit, arginando in questo modo il fenomeno dell’abusivismo commerciale e impedendo ad avventori abusivi di lucrare su un bene che appartiene a tutti”.

Come è andata quest’estate 2017?

-“La “bella stagione” è stata climaticamente generosa. Nei weekend gli stabilimenti hanno quasi sempre registrato il tutto esaurito, si è lavorato decisamente meglio rispetto agli ultimi due anni in cui il clima è stato più incerto. Abbiamo riscontrato un incremento del turismo a livello locale legato alla rinnovata balneabilità dei nostri mari e agli ottimi risultati dei rilievi Arpac, positivi negli ultimi tre anni. C’è un numero sempre maggiore di persone che preferisce non allontanarsi dalla zona di residenza, specie nei mesi di giugno e luglio, probabilmente anche per motivi economici. Stiamo constatando che una fetta  sempre maggiore di bagnanti proviene da zone dell’entroterra vesuviano come Poggiomarino, Nola, Ottaviano o Terzigno, la quale preferisce il nostro mare, Litoranea in primis, rispetto anche a quello della Penisola Sorrentina.

La maggiore qualità del nostro mare dipende anche dagli ultimi lavori svolti grazie ai quali la qualità dell’acqua è in netto miglioramento: ad Ercolano per esempio l’interessamento del sindaco Buonajuto ha fatto sì che gli scarichi venissero convogliati presso il depuratore di San Giovanni. Liberare anche un solo tratto è funzionale al benessere di tutte le acque territoriali. Una volta completati i lavori del collettore sul fiume Sarno i reflui saranno convogliati proprio al depuratore principale e la situazione migliorerà ulteriormente”.

Quali sono i vostri progetti futuri?

-“Siamo impegnati in un dialogo costante con la Capitaneria, la quale oltre a manifestare notevole impegno per la difesa del mare e dell’ambiente si fa sempre portavoce delle nostre problematiche, come per esempio dopo l’ultimo incontro avvenuto a ottobre ha scritto ai Sindaci locali, alla regione e a tutte le autorità competenti segnalando le problematiche da noi lamentate durante l’incontro. E’ nostra intenzione continuare a interfacciarsi con la Capitaneria e con le autorità regionali e locali per poter risolvere tutte le criticità del lungomare e in particolare di un problema che prima o poi tornerà a ripetersi: le mareggiate. L’erosione costiera fa danni enormi…..danni che sono sotto gli occhi di tutti e pertanto sono fermamente convinto che qualsiasi progettualità da effettuare in prossimità del lungomare non può non tener conto del fenomeno delle mareggiate e di quanto è già successo alla passeggiata Porto-Scala.

Le attività della pesca, i cantieri navali gli stabilimenti balneari, gli alberghi, i ristoranti e tutti i pubblici esercizi rappresentano una parte importante dell’economia locale, e bisognerebbe trovare il modo di rilanciare e valorizzare tali categorie tramite interventi mirati e politiche ad hoc. In tal modo tali attività potrebbero così diventare uno dei motori economici trainanti della nostra città.

Per quanto riguarda le attività di monitoraggio degli arenili siamo stati i primi, nel 2013, a segnalare l’esigenza di un maggiore controllo del lungomare e degli alvei in zona Litoranea: c’e’ da dire che la Capitaneria si è attivata tanto in questi anni e ha eseguito controlli e monitoraggi capillari su tutte le zone costiere e ancora di più durante l’ultima stagione balneare. Controlli che hanno coinvolto tutte le forze dell’ordine sono stati eseguiti anche nel settore amministrativo nell’ambito della lotta all’abusivismo edilizio e commerciale.

Inerentemente al fenomeno dell’abusivismo commerciale non è molto facile da estirpare del tutto ma l’impegno profuso da capitaneria, polizia, carabinieri e polizia municipale per contrastarlo è sempre enorme e ha portato a risultati concreti e sotto gli occhi di tutti soprattutto negli ultimi tre anni.

Ci auguriamo di trovare a capo della prossima amministrazione un interlocutore sensibile alle nostre problematiche e che convenga sul fatto che un’attività di progettazione e di successiva riqualificazione cittadina a lungo termine, seria e fattiva, non può prescindere dal contributo e dall’interesse congiunto della parte politica e amministrativa della città e dalla parte produttiva e imprenditoriale locale”.


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