Crollo allo “081 On the Beach”: a processo il titolare dello stabilimento balneare torrese


Leggiamo sul Metropolisweb che è fissato il processo per il titolare dello stabilimento balneare «081 On the beach». A due anni dalla notte di terrore in via Litoranea, il pubblico ministero della procura di Torre Annunziata ha ottenuto il rinviato a giudizio per Francesco Borriello: il quarantenne di via Sotto ai Camaldoli dovrà comparire a ottobre – assistito dall’avvocato Antonio Cirillo – davanti al giudice monocratico Marco Femiano del tribunale di Torre Annunziata per rispondere di lesioni, abusi edilizi nonché di una serie di violazioni alle norme sulla sicurezza all’interno di locali pubblici. Capi d’imputazione contestati al termine delle indagini condotte dagli agenti del locale commissariato di polizia all’indomani del crollo che rischiò di provocare una tragedia sul lungomare di Torre del Greco: era la notte tra l’8 luglio e il 9 luglio 2011,  l’ex lido Rex – abituale punto di ritrovo estivo per la movida della città del corallo e non solo – era stato trasformato in una vera e propria discoteca all’aria aperta con la partecipazione dei dj di Radio Ibiza, particolarmente apprezzati dal popolo della notte.

Presenze d’eccezione che avevano attirato circa 500 giovani, pronti a scatenarsi sotto le stelle della Litoranea e al suono della musica sparata a palla dalle casse dello stabilimento balneare. Intorno alle due e mezza, il crollo che rovinò la serata e inguiaiò il titolare dell’ex lido Rex: alcune assi di legno cedettero sotto il peso dei «ballerini» accorsi allo «081 On the beach», risucchiando decine di clienti. Solo per una fortunata coincidenza non si registrarono vittime, mentre il conto dei feriti arrivò a quota 22: quattro le vittime – giudicate guaribili in complessivi 40 giorni – pronti a denunciare il titolare dell’ex lido Rex.

Immediate scattarono le indagini da parte degli agenti del locale commissariato di polizia, il primo provvedimento disposto dalla procura di Torre Annunziata fu il sequestro preventivo dello stabilimento balneare, in modo da consentire tutte le verifiche e gli eventuali accertamenti irripetibili da parte dell’autorità giudiziaria. Subito gli uomini agli ordini del primo dirigente Paolo Esposito – arrivato a Torre del Greco solo la settimana precedente – ascoltarono Francesco Borriello, pronto a spiegare di essere in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie e che l’incidente si sarebbe verificato per una mera casualità: il salto contemporaneo – invocato dal dj in console – di tutti i giovani che affollavano la pista da ballo. Una versione che non è bastata per sgomberare il campo da eventuali responsabilità da parte del titolare dell’ex lido Rex. Rinviato a giudizio per rispondere della notte di terrore che solo per una fortunata coincidenza non finì in tragedia.


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