Torre del Greco. Vendevano pesce non sicuro: sequestrati 310 kg di prodotti ittici


E’ stata condotta dal personale militare della Capitaneria di Porto di Torre del Greco una vasta operazione estesa in tutto il territorio di giurisdizione, volta a contrastare l’illecita pesca e commercializzazione di prodotti ittici, in danno alla sicurezza alimentare del consumatore finale.

L’attività protrattasi per tutta la scorsa settimana, lungo tutto l’asse del Miglio d’Oro, si è focalizzata sul contrasto alla vendita abusiva in strada di prodotti ittici e, in particolare, di mitili (cozze), risultati di dubbia provenienza e privi di bollo sanitario che ne garantisce la provenienza e l’idoneità al consumo umano.

Particolarmente rilevante è stata un’operazione condotta alle prime luci dell’alba congiuntamente ai Carabinieri della Stazione Capoluogo, che dopo precisi appostamenti in orari notturni, ha permesso di individuare due conducenti di autovetture che transitavano nei pressi dell’ambito portuale, al cui interno veniva rinvenuto un quantitativo di oltre 150 kg di mitili, privi di qualsivoglia documentazione attestante la loro provenienza, l’avvenuta depurazione e la destinazione finale, nonché detenuti in cattivo stato di conservazione che di li a poco sarebbero stati immessi sul mercato illegale.

Analoga attività è stata replicata la notte successiva da personale militare della Guardia Costiera di Torre del Greco, che in tale circostanza ha operato il sequestro di ulteriori 60 Kg di mitili nella zona portuale, impedendo che anche questo quantitativo venisse immesso nel circuito della vendita abusiva. Il detentore, che custodiva i citati mitili nella propria autovettura, è stato anch’egli deferito all’Autorità Giudiziaria competente.

A queste operazioni hanno poi fatto seguito ulteriori attività di controllo effettuate presso le aree mercatali di Portici ed Ercolano ove sono stati cinque soggetti che detenevano prodotti ittici di vario genere per un quantitativo totale di oltre 100 Kg, in prevalenza mitili, in cattivo stato di conservazione in quanto privi dei requisiti minimi in materia di sicurezza alimentare.


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