La Fullonica. La lavanderia degli antichi vesuviani

La Fullonica di Stephanus


Quando pensiamo alle lavanderie ci viene in mente qualcosa di moderno e tecnologico. Ma non è così, le lavanderie sono nate molti secoli fa.

Nell’antica Roma esistevano le botteghe dei fullones, operai che lavavano e smacchiavano le vesti. Gli scavi di Pompei hanno portato alla luce varie Fullonicae ben conservate, con vasche e condutture. Le pitture parietali di quella di Lucio Veranio Ipseo mostrano le varie fasi dell’attività dei fullones, che pigiano i panni con i piedi nella vasca, pettinano quelli tesi, prendono gabbie di vimini su cui vi mettevano le stoffe per impregnarle di vapori di zolfo e le pressano.

Dipinto murale della folleria di Veranius Hypsaeus, di Pompei, oggi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Dipinto murale della folleria di Veranius Hypsaeus, di Pompei, oggi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Il lavoro dei fullones era un’attività commerciale molto redditizia, infatti l’imperatore Vespasiano impose una tassa sull’urina umana, usata per candeggiare le vesti.

Le fullonicae sono state trovate in molte città romane ma gli esempi più importanti sono stati rinvenuti ad Ostia e Pompei. I piccoli laboratori di Delos risalgono al I sec. a.C., quelli di Pompei sono datati I sec. d.C. e gli stabilimenti di Ostia e Firenze furono costruiti sotto gli imperatori Traiano e Adriano.

Il procedimento di follatura consisteva in tre fasi principali: insaponatura, risciacquatura, rifinitura. A Pompei sono state rinvenute undici fullonicae, la più famosa è quella di Stephanus lungo la via dell’Abbondanza, ma è nota anche la già citata fullonicae di Veranius Hypsaeus, per gli affreschi che decorano la sua bottega. Mentre la maggior parte degli altri laboratori sono piuttosto piccoli e difficili da individuare.

La fullonica di Stephanus era piuttosto grande, vi lavoravano molte persone, anche donne, infatti sono state ritrovate le cucine e i bagni per gli operai. All’interno della prima stanza, fu trovato il corpo di un uomo di mezza età con una borsa piena di sesterzi: probabilmente si trattava proprio di Stefano morto mentre cercava di salvarsi durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Ricostruzione della Fullonica di Stephanus

Ricostruzione della Fullonica di Stephanus

Fonti:

Enciclopedia Treccani

www.pompeionline.net

www.italyguides.it


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