Se due anni fa la topica riguardò l’inserimento di una “d” al posto di una “t” nella parola ingombranti, quest’anno sono in particolar modo due gli errori da matita rossa. Sui cartelli affissi sulle cancellate d’ingresso della Villa Comunale, infatti, vi si trova un “guinzaglio” scritto con la “s” (guinsaglio); mentre si fa altresì presente che coloro che si macchieranno di deturpazione o atti vandalici non saranno perseguiti, ma addirittura perseguitati.
Ma anziché stendere un velo pietoso sulla faccenda Luca Abete vi ha fatto, in seguito, sventolare il vessillo italiano, peccato fosse al contrario: avvistati infatti, tra alcune strade cittadine, dei tricolori srotolati a partire dal rosso anziché dal verde.
E pensare che proprio alle pendici del Vesuvio ha vissuto gli ultimi anni della sua vita uno dei più celebri poeti italiani di sempre, quel Giacomo Leopardi autore de “La ginestra”, dedicata proprio al fiore che cresce sul Vulcano napoletano; ma probabilmente tra gli archivi del Comune di Torre del Greco devono aver conservato solo “L’infinito”, sperando di non dover naufragar davvero in un mare di topiche imbarazzanti.
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