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Poliziotto morto a Torre del Greco, interrogato il 28enne: “Sono disperato e distrutto”

Si è detto distrutto dal dolore Tommaso Severino, l’imprenditore 28enne accusato di omicidio stradale per il decesso di Aniello Scarpati, il poliziotto morto a seguito dell’incidente avvenuto nella notte tra venerdì e sabato a Torre del Greco.

Poliziotto morto a Torre, il pirata della strada: “Sono distrutto”

La volante, con a bordo gli agenti Aniello Scarpati e Ciro Cozzolino (attualmente ricoverato all’Ospedale del Mare), si sarebbe scontrata con il Suv guidato dal 28enne, poi risultato positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti e alcol.

Nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo, dinanzi al gip di Torre Annunziata, Severino si è detto disperato e distrutto per quanto successo. Già poco dopo la tragedia, quando gli era stato detto che l’agente deceduto era papà di 3 ragazzi, aveva dichiarato: “Adesso come faccio a convivere con questa cosa? Vorrei essere io quello morto“.

Stando a quanto rende noto Il Mattino, durante l’interrogatorio avrebbe negato l’ipotesi dell’inseguimento – come invece era stato raccontato dalla ragazzina che si trovava nella sua auto – ammettendo però di essersi messo alla guida nonostante avesse assunto droga e alcol.

Il 28enne dovrà rispondere adesso dell’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. Intanto, nella stessa mattinata, a Napoli si sono svolti i funerali di Scarpati, presso la chiesa evangelica Adi di via Frà Gregorio Carafa

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre