Re Ferdinando vuole bene al suo popolo: il suo fantasma vaga tra le strade


L’anima di Ferdinando IV di Borbone si aggira ancora per le stanze del Real Sito Borbonico e non solo c’è chi giura, di aver visto la sua carrozza vagare per le stradine del borgo di San Leucio una volta calata la notte.

Gli abitanti conoscono bene il rapporto di re Nasone con il borgo leuciano, un amore profondo a tal punto da non permettergli di abbandonarlo nemmeno da defunto. Il custode del Belvedere abita lì con la famiglia da decenni e più volte ha raccontato che ogni giorno, mentre lavora è come se si sentisse osservato, apre una porta e ha l’impressione che ci sia ”qualcuno”, sente dei rumori di passi nei corridoi, ma niente, nessuno. Anche sua figlia più volte avrebbe sentito come un alito sul collo e avrebbe deciso di non mettere più piede nella stanza.

Ma lui non è l’unico a credere che si tratti proprio dell’anima di Ferdinando IV, infatti, anche l’architetto che ha curato la ristrutturazione del sito ha raccontato di aver visto il re salire le scale con passo pesante. In occasione della Mostra su Modigliani, qualche anno fa, il custode fu aiutato dai vigilantes di un Istituto privato di Caserta. Dopo qualche giorno nessuno di loro voleva più passare la notte nelle sale e si rifugiavano nella guardiola all’ingresso.

E poi c’è la porta al primo piano. Più volte hanno provato a chiuderla, ma niente, non c’è verso, al mattino è sempre aperta. E’ quasi emozionato quando racconta l’episodio in cui ha incontrato un suo collega, custode del Maschio Angioino di Napoli, il quale, senza sapere nulla di questi episodi ha affermato: “Ferdinando ti vuole bene!”.

E non è per niente difficile sentire nel borgo, soprattutto nelle sere d’estate, un rumore di ruote di carrozze, nitriti di cavalli e sonori passi dall’andatura regale.


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