Marina di Camerota: nata da un amore non corrisposto

Spiaggia di Cala Bianca - Marina di Camerota


Con l’avvicinarsi dell’estate è scattata la corsa alle prenotazione delle vacanze 2016.
Secondo la classifica Travelers’ Choice Destinations Awards 2016, stilata dal portale web di viaggi TripAdvisor, la Campania risulta tra le prime destinazioni scelte dai viaggiatori.
Una fra le mete campane preferite dai turisti è senza dubbio Marina di Camerota, località in provincia di Salerno ed immersa nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, area protetta dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità.

L’origine del Comune di Marina di Camerota è legata ad una leggenda: Palinuro, il nocchiero di Enea, si innamorò di una bellissima fanciulla, Kamaratòn, che non ricambiava il suo amore. Palinuro disperato la inseguì nel fondo del mare togliendosi così la vita. La dea dell’amore Venere, non apprezzando il gesto della fanciulla, decise di trasformala in una roccia che corrisponde all’attuale sporgenza su cui sorge la cittadina cilentana, condannandola così ad osservare in eterno il suo amante respinto.

Dal punto di vista storico, Camerota è stata fondata dai Focei, lo stesso popolo greco che fondò l’attuale città di Velia, nel VI secolo a.C.
Il suo nome greco Kamaratòn, lo stesso attribuito nella leggenda alla splendida fanciulla, significa letteralmente “costruzione ad arco”, probabilmente perché nella zona sono presenti numerose grotte naturali a volta. Tante le dominazioni che ha subito: normanni, arabi, svevi, angioini, aragonesi fino alla dinastia borbonica conclusasi con l’Unità d’Italia.
Tra il XIX e il XX secolo molti abitanti di Camerota migrarono verso il Sud America ed il Venezuela.
I legami intrattenuti con queste due terre furono così forti che sul Lungomare Trieste, di fronte al porto, è stata eretta una statua al patriota e “Libertador” venezuelano Simòn Bolìvar, al quale sono dedicati anche la via principale del paese e uno dei due cinema locali.

Come anche la traduzione del suo nome greco anticipa, Marina di Camerota è nota per le interessanti grotte disseminate su tutto il territorio, nelle quali, a partire dagli anni ’50, sono stati ritrovati importanti reperti archeologici risalenti specialmente all’età della pietra.
Ne sono un esempio la Grotta del Pesce, dell’Autaro e di Caprara, oggi adibita a discoteca, che si trovano a confine con Palinuro lungo la cosiddetta Cala del Cefalo.
Alcune sono raggiungibili solo via mare come la Grotta di Santa Maria e la Grotta delle noglie o delle noie, definita così per il doppio ingresso a forma di salsicce napoletane, dette per l’appunto noglie.

Grotta delle Noglie - Marina di Camerota

Grotta delle Noglie – Marina di Camerota

Un’altra degna di nota è la Grotta Sepolcrale o del Poggio, chiamata così perché al suo interno, nel 1960, furono rinvenuti i resti dell’Homo Camerotensis, un uomo preistorico risalente a circa 540.000 anni prima di Cristo, contemporaneo all’uomo di Neanderthal da cui differiva solo per la caratteristica del mento più prominente.

Come già accennato, Marina di Camerota è principalmente una località turistica per le sue meravigliose acque classificate nella categoria “eccellente” dall’ARPAC Campania.

Spiaggia di Cala Bianca - Marina di Camerota

Spiaggia di Cala Bianca – Marina di Camerota

Camerota offre sia spiagge dalla sabbia candida e fine che spiagge di ghiaia o rocciose. Tra le principali: Cala Bianca, composta da sabbia mista a piccoli ciottoli bianchi dichiara nel 2013 la spiaggia più bella d’Italia da Legambiente; Spiaggia Calanca, a pochi passi dal cuore del paese, è incastonata tra due piccoli promontori rocciosi ed è la spiaggia preferita dalle famiglie sia per il suo fondale basso sia per la soffice sabbia bianca; Marina delle Barche o meglio conosciuta come spiaggia San Domenico, situata tra il centro storico ed il porto. È una spiaggia dalla sabbia bianca e finissima ed è bagnata da acque turchesi limpidissime.

Spiaggia Calanca - Marina di Camerota

Spiaggia Calanca – Marina di Camerota

Più distante dal centro del paese è la Spiaggia Lentiscelle formata da sabbia dorata mista a ghiaia, il cui mare è subito profondo; le spiagge del Mingardo lunghe circa 7 km sono caratterizzate prevalentemente dalla sabbia fine e dalla profondità del mare. La particolarità di questo tratto litorale è la spiaggia di sassi finissimi del Troncone che dal 2011 è stata ufficialmente autorizzata al naturismo dall’amministrazione comunale di Camerota; Cala d’Arconte, distante 2 km dal centro e composta da sabbia dorata e dal mare cristallino.

Infine, a partire da quest’anno le spiagge di Marina di Camerota hanno ottenuto dai pediatri italiani il riconoscimento “bandiera verde 2016” poichè considerate ottimali per i bambini per l’acqua limpida ed il fondale basso, per la sabbia pulita dove poter giocare, per i bagnini nelle vicinanze e per gli spazi con giostre o con punti di ristoro e intrattenimento.

Fonte: www.marinadicamerota.it/


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