Si rinnova la magia dei riti settennali a Guardia Sanframondi: tutte le info


Guardia Sanframondi è un piccolo centro della Campania, con  poco più di 5000 abitanti nella provincia di Benevento, rinomato per la sua tradizione vinicola (è di questi giorni l’evento VinArte).

Il piccolo borgo sannita, ogni sette anni, diventa, in occasione della settimana successiva alla festività dell’Assunta, quest’anno dal 21 al 27 di Agosto, il palcoscenico dove si snodano i riti settennali di penitenza in onore della Madonna Assunta, rinomati nel mondo religioso, e non solo, per la profonda spiritualità e la solennità che li caratterizzano. Manifestazioni di questo genere nel mondo Occidentale sono del tutto sparite (qualcosa di simile esiste in Messico e nelle Filippine); questo rende un “unicum” quello che accade nel comune sannita.

I quattro rioni del paese (Croce, Portella, Fontanella e Piazza), appunto ogni sette anni, danno vita alla processione capeggiata da una statua di San Girolamo Penitente che percorrono tutto il paese dove i fedeli si riuniscono per invocare il perdono della Madonna Assunta con un rito di espiazione dei peccati che passa attraverso il sacrificio e il dolore.

Foto Enzo Mazzeo, dal libro "I riti petinenziali dell'Assunta a Guardia Sanframondi"

Foto Enzo Mazzeo, dal libro “I riti petinenziali dell’Assunta a Guardia Sanframondi”

Le processioni dei riti settennali sono ricche di rappresentazioni sacre: all’incirca duemila partecipanti animano quadri plastici, detti misteri, raffiguranti episodi biblici; i partecipanti indossano un saio bianco con il capo coperto da un cappuccio, un tamburo scandisce il ritmo in base al quale i penitenti invocano la pace e la serenità perdute. I partecipanti  si suddividono in due categorie: i Flagellanti, che si battono con una disciplina di ferro a tre corde, e i Battenti, che si percuotono il petto con una spugna di sughero. Secondo alcuni studiosi  le origini dei riti di penitenza sono strettamente legati a culti pagani precristiani, altri la associano, invece alla processione dei disciplinati, che nel 1260 Raniero Fasani portò in giro in Europa partendo da Perugia. Quello che è certo è che nel 1620,  dopo una grave carestia la popolazione decise di portare in processione la Madonna Assunta.

Un "Quadro" - Foto Gianfranco Vitolo

Un “Quadro” – Foto Gianfranco Vitolo

I riti richiamano tanti sono i fedeli e turisti che vanno a Guardia Sanframondi per assistere a questa manifestazione d’altri tempi, coinvolgente a causa di un’atmosfera mistica e surreale allo stesso tempo. Le celebrazioni coinvolgono diverse generazioni del borgo sannita, cementando la memoria e le radici della comunità guardiese per  un evento speciale, unico nel suo genere per altri per l’ampio intervallo di tempo, il senso dell’attesa, i suoni la solennità, la gestualità e l’assoluta  partecipazione dei protagonisti, dei locali e degli osservatori esterni, per un’atmosfera emotivamente coinvolgente, priva peraltro dei connotati “pagani” che caratterizzano le grandi festività del Sud poiché sono del tutto assenti le giostre e le “bancarelle”. In occasione dell’evento di quest’anno è in corso un progetto di inserimento dei Riti settennali di penitenza di Guardia Sanframondi nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, tutte le info sono disponibili sul sito dei riti settennali.


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