‘O parulano: chi è e perché si chiama così in napoletano


Il modo di fare la spesa si evolve sempre di più: le grandi catene di supermercati hanno preso in tutto il mondo il posto dei piccoli mercati locali e, fra poche decine d’anni, tutto quello di cui avremo bisogno ci verrà consegnato direttamente a casa dai droni. Fortunatamente, in luoghi come Napoli le tradizioni sono dure a morire e tutti noi siamo abituati ancora a girare fra banchi con ogni genere di alimenti, fra voci e richiami dei venditori. Fra questi troviamo il “parulano”.

In questo modo i napoletani hanno sempre apostrofato il venditore d’ortaggi o, più in generale, l’orticoltore. Talvolta, “parulano” viene usato anche per definire qualcuno che manifesta un linguaggio scurrile o modi rozzi, associando ingiustamente simili atteggiamenti a quelli di persone provenienti dalla campagna. In realtà, il termine è antichissimo ed al giorno d’oggi è abbastanza desueto.

La sua stessa origine è antichissima, come confermano anche gli studi di Raffaele Bracale. Deriverebbe, infatti, da “parula”, una trasposizione del latino “paludem” (palude). I romani trasformarono gran parte delle zone paludose intorno alle città in campi coltivati e, quindi, per loro quelli che portavano prodotti ortofrutticoli in città erano gli abitanti delle (ex) paludi. Una denominazione che si è tramandata nella nostra lingua fino ad oggi.


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