Studio sulla Gioconda: “Monna Lisa era napoletana. Vi dico chi è”


La Monna Lisa, soggetto dalla famosa Gioconda di Leonardo da Vinci, potrebbe essere una donna napoletana. Ad avanzare questa ipotesi è stato lo studioso d’arte Luca Tomio che in un suo recente libro, “Leonardo Da Vinci. Le radici umbre del genio“, ha proprio presentato lo studio che, a suo dire, rivelerebbe l’identità della famosa donna ritratta da Leonardo.

Le sue convinzioni, Tomio, le ha ribadite anche in un’intervista comparsa su Il Corriere della Sera, dove spiega: “La figura velata a lutto che compare sullo sfondo dei baluardi a nord del Ducato di Milano e dipinta a Vaprio d’Adda tra il 1511 e il 1512, non può che essere Isabella d’Aragona Sforza. Madre del Duchetto e defraudata del titolo di duchessa dalla politica spregiudicata di Ludovico il Moro, Isabella portava il velo a lutto dalla morte del duca e consorte Gian Galeazzo Maria nel 1494. E non certo a caso, quando Paolo Lomazzo vide il dipinto della Monna Lisa, a Fontainebleau, la definì la Monna Lisa napoletana (Isabella d’Aragona era nipote del re di Napoli)“.

La suggestiva ipotesi, però, nasce da un altro elemento significativo, emerso dallo studio e riguardante lo scenario alle spalle della donna dipinta. Infatti, la location non sarebbe, come si è sempre sostenuto, un paesaggio toscano, ma lombardo: quello delle Prealpi. In particolare, alla destra della Gioconda sarebbe visibile la Valle dell’Adda, mentre a sinistra ci sarebbero i monti lecchesi, con in primo piano il Resegone, il Pizzo d’Erna e il Canalone della Rovinata.


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