Auguri Alberto Angela, napoletano nato a Parigi: “Napoli è qualcosa che altrove non esiste”

Alberto Angela a Napoli. Foto Ufficio Stampa Rai, Barbara Ledda


Capita spesso che i “figli d’arte” non riescano a superare, ma nemmeno eguagliare, i genitori illustri: per tutta la vita, qualunque sia il loro traguardo, sentiranno sempre di essere considerati in quanto figli e mai in quanto professionisti. Non è questo il caso di Alberto Angela, attualmente il più famoso divulgatore scientifico e culturale d’Italia. Figlio di Piero Angela, anche lui divulgatore stimato come eccellenza per decenni, non è rimasto nell’ombra paterna ed, anzi, ha superato il genitore per competenza, professionalità e per impatto sul grande pubblico.

Alberto nacque a Parigi l’8 aprile del 1962 da Piero Angela, come abbiamo scritto, e Margherita Pastore. Il padre ha sempre viaggiato per gli approfondimenti del suo programma su Rai 1, “Quark”, e spesso Alberto, anche da bambino, lo accompagnava in giro per il mondo, assistendo con lui alle meraviglie della scoperta.

Diplomato a Parigi, si iscrisse al corso di Scienze Naturali dell’università La Sapienza di Roma, dove si laureò con 110 e lode. La sua tesi fu così completa e curata da ricevere un premio e venire pubblicata in seguito. Nonostante questo non fermò i suoi studi e le sue ricerche, specializzandosi in giro per il mondo e persino ad Harvard in paleontologia e paleoantropologia. Si dedicò anche alle lingue, riuscendo a parlare correntemente italiano, inglese, francese e swahili.

Dopo gli studi ha iniziato la sua attività di ricerca archeologica. Prevalentemente, ha lavorato in Africa, cercando resti di antiche civiltà e dei primi esseri umani. Mentre svolgeva le sue ricerche in Etiopia, nel 1991, la carovana di studiosi internazionali con cui lavorava venne assaltata da tribù locali bellicose. Fortunatamente uscì illeso dalla sparatoria che ne seguì.

alberto angela a napoli

Foto Ufficio Stampa Rai, Barbara Ledda

La sua attività di divulgatore iniziò con documentari girati in ogni angolo del pianeta. Contrariamente a quanto si possa pensare, però, vista l’importanza del padre, il suo ingresso in televisione fu completamente fortuito e non in Italia. Rilasciò un’intervista per la Televisione Svizzera Italiana: l’emittente, in questo incontro, notò la comunicatività di Alberto e, nel 1990, gli affidò la conduzione e l’ideazione del suo primo programma di approfondimento culturale.

Il suo esordio su Rai 1, salvo alcuni documentari pubblicati dalla rete nazionale, arrivò nel 1993 quando ideò insieme al padre “Il pianeta dei dinosauri”. Per anni ha collaborato col padre nella realizzazione dei suoi programmi, intervenendo sempre più spesso e scrivendo anche gli interventi di Piero. Da lì, Alberto è stato sempre più amato dal pubblico, con programmi come “Passaggio a Nord Ovest”, “Ulisse – Il piacere della scoperta” e “Meraviglie”, il più recente.

Alberto Angela è l’unico divulgatore in Italia a riuscire a registrare record di ascolti con programmi culturali, di approfondimento archeologico ed artistico. Milioni di persone aspettano di vederlo in TV, comprano i suoi libri e vorrebbero emularlo. Se nella televisione italiana persiste cultura, persiste amore per l’arte è anche e soprattutto merito di un grande divulgatore come lui.

Non è un segreto nemmeno il suo amore per la nostra terra, in particolare per gli scavi di Pompei. Più volte, nei suoi programmi, ha scelto di parlare di Napoli e dei suoi tesori, proprio con lo scopo di diffondere le nostre bellezze ed insegnare ad amarle e rispettarle.

Va fatto notare, anche, che per molte Alberto Angela è diventato un modello di uomo, e non solo per la comunicatività: insomma, quasi un sex symbol. Purtroppo, però, le fan possono solo ammirarlo. Alberto è felicemente sposato ed ha tre figli.


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