Foto. Festa dei Gigli 2019: gli originali rivestimenti e il loro significato simbolico


È tutto pronto per la Festa dei Gigli 2019, un evento attesissimo dalla popolazione di Nola e che richiama tantissimi visitatori e turisti. La Festa dei Gigli rientra nella Rete delle grandi macchine a spalla italiane inserita dal dicembre del 2013 nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO ed è dedicata a San Paolino. Il Santo che con la forza della sua fede e del suo coraggio liberò alcuni Nolani, fatti schiavi dai Visigoti.

Con il ritorno in patria, Paolino fu accolto con grande gioia e con fiori, dei gigli appunto, e gli stessi nolani lo accompagnarono in processione fino alla sede vescovile, alla testa dei gonfaloni delle corporazioni delle arti e dei mestieri. In memoria di quell’evento la città ha coltivato la devozione al patrono continuando a portare in processione ceri addobbati, prima organizzati su strutture rudimentali divenute poi otto torri piramidali di legno alte 25 metri e trasportate da circa 120 uomini: i Gigli.

Ogni Giglio corrisponde ad una corporazione di arti e mestieri che nello specifico sono: ortolano, fabbro, calzolaio, bettoliere, sarto, panettiere, salumiere, beccaio. Oltre ai Gigli sfila anche una barca che simboleggia il ritorno di San Paolino dall’Africa.

Questa tradizione millenaria non si è mai spenta o affievolita nella città di Nola, che ogni anno grazie ad un lavoro certosino, presenta 8 meravigliosi Gigli, frutto dell’originalità e della fantasia di diversi progettisti che con un tocco di classe, rivestono le strutture in legno con “abiti” che richiamano la Fede e la vita del Santo.

I Gigli sfileranno domenica 30 giugno per le strade di Nola, ma vediamo i rivestimenti nel dettaglio e il loro significato.

LA BARCA. È considerato il “simbolo della festa dei Gigli” e rappresenta la barca con la quale San Paolino ha liberato i nolani prigionieri, ripercorrendo quella che è la prestigiosa storia del Santo. Una libertà che purtroppo al giorno d’oggi è ancora un miraggio per molte popolazione del mondo. E quindi  le mani poste in basso che spezzano le catene, simboleggiano la forza e la ribellione sincera, che dopo aver spezzato le catene della prigionia diventano simbolo di libertà. Come è evidente la Barca riprende alcuni elementi tipici che rimandano alla figura del Santo come il pastorale e il mitra.

 

1-GIGLIO ORTOLANO.“La sposa del Vesuvio” rappresenta una donna che incarna la figura di Therasia, la donna nobile e ricca che San Paolino conobbe a Barcellona. Ella divenne sua moglie e lo condusse alla conversione. Sarà infine posto prima della “sfilata” un velo lungo 35 metri per completare l’opera.

 

foto vesuviolive

2-GIGLIO SALUMIERE. “La Festa” qui rappresentata come un meccanismo perfetto, fatto di ingranaggi dove ogni singolo segmento ha un ruolo fondamentale per permettere una perfetta funzionalità. Gli ingranaggi corrosi e ossidati rappresentano le vecchie generazioni che con la loro forza e determinazione hanno sorretto il meccanismo di una Festa millenaria, custodendo con ammirazione l’amore verso i propri Santi, cercando di essere d’esempio per le generazioni future rappresentate da ingranaggi moderni e luccicanti. Il tutto si intreccia con le statue di San Paolino e Felice, una Colomba che rappresenta l’ascesa dello Spirito Santo fino a giungere ad una Croce stilizzata e meccanica che rappresenta la fermezza della Fede del Popolo Nolano.

 

3- GIGLIO BETTOLIERE. “Evoluzione tematica di Fede e bellezza” mette in prima piano San Paolino, che proietta il suo sguardo verso il cielo e con i piedi ben saldi a terra, li dove è nato, stabile e concreto per la missione che gli è stata affidata. Al di sotto una scala che non è altro che un invito a “salire” per praticare la Fede. Vi è anche un tabernacolo al cui interno è racchiusa l’immagine di San Felice, patrono di Nola, con lo sguardo rivolto verso San Paolino, a testimonianza della sua consacrazione verso quest’ultimo. Tutti gli elementi raffigurativi astratti tendono verso l’alto, verso l’Eterno e la Fede.

 

4- GIGLIO PANETTIERE. Percorso di Fede” è un Giglio che intreccia la storia di San Paolino con la sua terra Nolana. Sul Giglio sono state riprodotte le statue di San Paolino, che liberò i nolani dalla schiavitù e San Felice, primo vescovo di Nola. I Santi sono poi assistiti e guidati dai due angeli collocati nella parte alta del giglio. Infine spicca anche il Giglio, fiore con il quale il popolo nolano accolse il Santo dopo aver liberato i prigionieri.

 

5- GIGLIO BECCAIO. “Rinascita, la forza di una famiglia” rappresenta lo spirito di andare avanti grazie all’aiuto di “Forze maggiori” per riaffacciarsi alla vita. Inoltre questo Giglio vuole dare soprattutto importanza alla “Famiglia”, grazie alla quale è possibile fronteggiare ogni sfida che il destino pone davanti. Questo grazie anche alla “Fede”, pilastro sicuro che guida e illumina durante le intemperie della vita. Il fiore rappresentato è un simbolo che la “Famiglia” dona,  per omaggiare il Santo.

 

6- GIGLIO CALZOLAIO. “Filo-Passione”, il rivestimento del giglio si ispira al busto in argento del Santo custodito in Cattedrale e realizzato nel 1741. Il filo d’argento che percorre tutto il Giglio simboleggia la colata che genererà il busto e rappresenta la passione e la fede per il Santo. Le volute e i decori sintetizzano gli oggetti d’argento utilizzati per la fusione nel Settecento. Il giglio è dedicato e ispirato ai figli dei due maestri di festa, che sono cresciuti insieme condividendo la stessa passione. Infatti i due angeli rappresentati rimandano ai due ragazzi, ai due amici, che indirizzano il filo della colatura, che dà forma al busto.

 

7- GIGLIO FABBRO.  “San Paolino Vescovo e pastore dei Nolani abbraccia la sua gente” è la rappresentazione del legame forte che esiste tra il Santo e la sua gente. Nella prima parte della struttura si vede la figura di San Paolino che si incammina per incontrare e ascoltare il suo popolo. Nella seconda opera è raccontata la restituzione di un bambino alla madre che aveva sofferto per il rapimento dello stesso e di altri Nolani da parte dei pirati africani. La terza opera è la celebrazione dell’amore e della devozione di Nola verso Paolino. Il Giglio ha uno stile gotico e il colore oro assume un carattere aulico e religioso.

 

8- GIGLIO SARTO. “San Paolino Vescovo di Nola” rappresenta le principali insegne episcopali. Il piedistallo è costituito dalla mitra, il tipico copricapo vescovile, mentre nella sua interezza il Giglio rappresenta il pastorale, con la cima che diviene l’estremità ricurva di esso. Nella decorazione floreale che percorre l’intero pastorale, si trovano incisi partendo dall’alto: una corce bianca, simbolo in cui si fondano i misteri della passione, morte e resurrezione di Gesù, il monogramma di Cristo “Chi Rho” che corrisponde all’abbreviazione di Cristo in greco, lo stemma della provincia di Aquitania che ha dato i natali a San Paolino e lo stemma della Diocesi di Nola. Le sei  fiaccole che costeggiano il pastorale, tre per lato, rappresentano quelle di destra le tre Virtù Teologiche sulle quali San Paolino ha basato la sua vita, mentre quelle di Sinistra le tre Persone della Santissima Trinità. Sulla parte più bassa del Giglio è rappresentato San Paolino in una nube bianca che osserva e protegge la città di Nola, circondato da 4 angeli.

 


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