Albergo dei Poveri, il progetto dei Neoborbonici: “Creiamo l’Accademia del Sud”


Con i fondi europei del Recovery Plan saranno 150 i milioni destinati all’Albergo dei Poveri. Luigi de Magistris ha annunciato che il palazzo storico avrà “funzioni museali, culturali, sociali, istituzionali e di formazione”.

L’Accademia del Sud nell’Albergo dei Poveri: il progetto

A tale proposito, esiste un progetto realizzato dal Movimento Neoborbonico nel quale si propone la costituzione dell’Accademia del Sud. “Il Reale Albergo dei Poveri, con i suoi 250 anni di vita – spiegano i neoborbonici – è uno dei simboli più affascinanti e significativi di una città che è stata a lungo una vera capitale mondiale (dell’umiltà di una grande dinastia quella dei Borbone, tanto da rendere il palazzo più grande d’Europa, anche più grande delle proprie regge). Può ritornare ad essere un punto di riferimento prezioso dal punto di vista urbanistico, economico e culturale, ritrovando parte dell’identità che possedeva fin dalle sue antiche origini settecentesche, nucleo di cultura e apprendimento di un mestiere tutto napoletano per le persone che non avevano ‘né arte e né parte'”.

“Sarebbe il nucleo centrale, il cuore pulsante della cultura di un popolo millenario (come quello napoletano e meridionale) attorno al quale tutto gira, unendo il vecchio con il nuovo (come è fatta proprio Napoli che vive tra la sua antichità e la sua modernità, sul suolo e nel sottosuolo) dando la possibilità a tante persone di visitare e soprattutto di imparare un mestiere tutto napoletano, di dare di nuovo vita a vecchi valori e a quelli nuovi. In un periodo storico di continui cambiamenti, di continue fragilità sociali, questa accademia rappresenterebbe “lo scrigno” in cui poter difendere la propria cultura, in cui poter valorizzare ogni singolo aspetto di questo popolo, delle sue radici e con l’unico scopo di “Napoletanizzare” il mondo. Qui i giovani imparerebbero mestieri antichi e moderni, eccellenze vere e che vanno tutelate”.

“Il progetto per la rivalutazione dell’Albergo dei Poveri del Movimento Neoborbonico è elaborato specificamente dal prof. Gennaro De Crescenzo, Emilio Caserta e Salvatore Lanza, con la collaborazione di architetti, storici, imprenditori ed artisti”.


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