Stoccafisso e Baccalà diventeranno Patrimonio Culturale della Campania


La lavorazione dello Stoccafisso e del Baccalà nell’elenco degli elementi culturali iscrivibili nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano. Somma Vesuviana alla ricerca del riconoscimento che premierebbe un’antica tradizione, quella della lavorazione del merluzzo orientata alla sua conservazione.

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La città sulle pendici del Vesuvio è infatti nota per la lavorazione di stoccafisso e baccalà. Pare che la vicinanza delle sorgenti del fiume Sebeto sia stata determinata affinché si diffondesse questa pratica, al punto che col passare del tempo si è acquisita una maestria che, ancora oggi, viene trasmessa. Somma Vesuviana è oggi il principale centro del Sud Italia per la trasformazione del merluzzo.

A dare l’annuncio della candidatura è il sindaco Salvatore Di Sarno: “La candidatura, accettata dalla Regione, era stata presentata e supportata lo scorso anno da noi. Siamo dinanzi all’ennesimo riconoscimento per il nostro territorio. Dell’elenco fanno già parte la Festa delle Lucerne e la Festa della Montagna”.


Alessandra Esposito, nutrizionista Progetto Somma Città della Salute, ha affermato: “La conservabilità del baccalà riesce a mantenere integri gli omega 3. Lo stoccafisso una volta che viene reidratato ha delle proprietà nutrizionali sovrapponibili a quelle del merluzzo, ha un ottimo quantitativo di proteine ad alto valore biologico, ha solo qualche traccia di zuccheri ed ha un’ottima dose di potassio e vitamine B”.

Gilda Pagano (Direttrice Progetto Somma Città della Salute): “Domenica ben 500 cittadini su base volontaria si sono sottoposti a controllo cardiovascolare. Ora seguiranno le altre fasi e un modello alimentare basato sulle qualità nutritive dei prodotti locali, anche il baccalà e stoccafisso lavorati a Somma Vesuviana”.

Le qualità nutritive del baccalà e dello stoccafisso

“Baccalà e stoccafisso spesso vengono spesso associati tra loro. In realtà si tratta di due prodotti diversi che hanno in comune semplicemente il pesce magro dal quale partono: il merluzzo che viene conservato attraverso due processi diversi di lavorazione che danno origine allo stoccafisso e al baccalà. Il baccalà è un merluzzo – che viene conservato attraverso un processo di salatura che dura circa tre settimane mentre lo stoccafisso viene prima eviscerato e poi essiccato all’aperto sfruttando l’azione del Sole e delle correnti d’aria. Il baccalà vanta sicuramente un buon profilo amminoacidico – ha dichiarato la dott.ssa Alessandra Esposito, nutrizionista del progetto Rinascere – Somma Vesuviana Città della Salute – il che completa una qualità proteica ottimale e ha un’energia fornita da proteine, i zuccheri sono assenti e ha un buon profilo lipidico. Il metodo di conservazione del baccalà riesce a mantenere integri gli omega 3 che sono acidi grassi polinsaturi benefici per l’organismo sotto diversi aspetti. La conservabilità del baccalà riesce a mantenere integri gli omega 3. Lo stoccafisso una volta che viene reidratato ha delle proprietà nutrizionali sovrapponibili a quelle del merluzzo, ha un ottimo quantitativo di proteine ad alto valore biologico, ha solo qualche traccia di zuccheri ed ha un’ottima dose di potassio e vitamine B. Sicuramente per un soggetto iperteso, lo stoccafisso si presta di più ad una dieta iposodica rispetto al baccalà ma entrambi sono sicuramente alimenti che hanno un profilo nutrizionale ottimale e sono a basso contenuto energetico una volta privati del sale”.


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