Pasta, mare e tanta ironia: la mega crociata dei Pastafariani


Se credete anche voi che l’intolleranza e le discriminazioni vadano combattute. Se vi piace la pasta, il mare  e siete ironici, scanzonati e combattivi..non vi resta che unirvi ai pirati Pastafariani!!! Mare dentro  ne parla con Marco De Paolini, alias Capitan Pizzocchero.

Marco, puoi spiegarci brevemente in cosa consiste il Pastafarianesimo e cosa si propone?

Il Pastafarianesimo è una religione nata nel 2005, quando il “profeta Bobby Henderson ha rivelato la sua visione in una lettera al Ministero dell’Educazione del Kansas. A quel tempo in Kansas si stava discutendo se insegnare nelle scuole pubbliche il Creazionismo alla pari della teoria dell’evoluzione e Bobby chiedeva polemicamente che venissero spiegate anche le idee del Pastafarianesimo insieme a quelle dettate dal Cristianesimo. Da allora, la religione pastafariana si è diffusa rapidamente in tutto il mondo, specialmente nei paesi dove lo Stato fa evidenti discriminazioni religiose. Noi Pastafariani crediamo che l’Universo sia stato creato dal Prodigioso Spaghetto Volante (PSV) dopo una colossale sbornia e questo spiega tutte le imperfezioni del Creato che osserviamo ogni giorno. Il PSV viene spesso raffigurato come un groviglio di spaghetti con le polpette che vola nel cielo, con due grandi occhi e molte Appendici Spaghettose con le quali ci tocca per convertirci. Egli non si cura molto di cosa succede sulla Terra e passa gran parte dell’eternità gozzovigliando o creando cose per puro divertimento, ma è un dio buono, anzi squisito! Ci ha promesso che nell’Aldilà ciascuno di noi avrà un Vulcano di Birra e una Fabbrica di Spogliarelliste/i.
Secondo il nostro libro sacro, “il Vangelo del Prodigioso Spaghetto Volante” (Ed. Mondadori), i primi Pastafariani furono pirati e il PSV dette loro gli oceani da esplorare pacificamente. La storia ufficiale ha poi dipinto erroneamente i pirati come banditi sanguinari, ma noi continuiamo la tradizione in modo non violento, all’insegna della tolleranza, soprattutto quella religiosa. Per noi ogni Venerdì è festa comandata e lo celebriamo con mangiate e bevute in compagnia. L’amore per la pasta, i vulcani e le tradizioni marinare sono tutte cose che ci accomunano a chi è cresciuto all’ ombra del Vesuvio.
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Marco De Paolini, alias Capitan Pizzocchero

Cosa hai combinato nel 2013 da buon pastafariano e che seguito legale ha avuto la vicenda?

Un buon pirata pastafariano sguaina la sua ironia per combattere contro la discriminazione e l’intolleranza religiosa. 

Per noi lo Stato dovrebbe essere laico, ma se invece fa eccezioni e favoritismi solo per alcune religioni e discrimina i cittadini che credono in altre o che non credono a nessuna, allora sentiamo il dovere di chiedere gli stessi privilegi anche per i Pastafariani e, in questo modo, manifestare che tutte le convinzioni non basate su prove scientifiche, ma solo su atti di fede, devono essere trattate alla stessa maniera.

In ottobre del 2013 ho seguito una tradizione iniziata due anni prima dall’austriaco Niko Alm ed ho richiesto la mia Carta d’Identità presentando una fotografia in cui indossavo il Sacro Copricapo Pastafariano: uno scolapasta. La Legge impone che le foto sui documenti debbano essere fatte senza cappello e senza niente che ostacoli il riconoscimento, ma il Ministero dell’Interno Italiano  ha stabilito che si possano fare delle eccezioni per motivi religiosi, permettendo così di indossare veli, turbanti ed altri copricapi religiosi a chi ne fa richiesta. Per noi non ha senso che una legge si pieghi a delle regole basate su fantasie millenarie che non trovano una spiegazione razionale, ma se a loro viene permesso, dev’ essere permesso anche a noi Pastafariani di indossare lo scolapasta: o tutti o nessuno. 

La Carta d’Identità mi è stata negata temporalmente e la direttrice dell’Ufficio Anagrafe del mio comune ha richiesto il parere della Prefettura sulla vicenda. A quasi un anno di distanza, il Ministero non ha ancora risposto e io continuo a non avere il mio documento. Se mi verrà negata in modo definitivo, sono pronto a fare ricorso e a seguire le vie legali fino alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, se necessario.

Qual’è il tuo comandamento pastafariano preferito e perché?

Il Prodigioso Spaghetto Volante ci ha dettato otto regole, chiamate anche “Condimenti” che cominciamo con le parole “Io preferirei davvero che tu evitassi”. Non sono imposizioni autoritarie, ma inviti alla tolleranza e al rispetto degli altri. Vista la grave situazione in Medio Oriente, forse il secondo condimento è quello che risulta di maggiore attualità in questo momento:“Io preferirei davvero che tu evitassi di usare la Mia esistenza come motivo per opprimere, sottomettere, punire, sventrare, e/o, lo sai, essere meschino con gli altri”. La religione pastafariana non ha mai scatenato guerre sante, e nessuno è mai stato ucciso o ferito per la nostra religione. La guerra non dovrebbe avere spazio nel terzo millennio, ma invocare un “amico immaginario” per giustificare violenze, omicidi, stupri e soprusi di ogni genere è veramente l’argomento più stupido e insensato tra tutti gli argomenti stupidi e insensati che si possano sostenere.

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Adepti Pastafariani

Bertrand Russell diceva che la filosofia dovrebbe ispirare senso critico contro ogni tipo di dogmatismo ed assoluta certezza. Che mestiere fai Marco e com’è che hai uno spirito un po’ pastafariano?

L’unico dogma della nostra religione è che non ci sono dogmi. Questo per me è un punto di riferimento importante. La mia formazione è scientifica, insegno e faccio ricerca all’Università, ma scienza e filosofia seguono cammini paralleli quando si tratta di usare la ragione per esplorare e capire l’Universo. La curiosità è il motivo fondamentale che ci spinge a ricercare il funzionamento delle cose, mettendo in dubbio ciò che ci hanno insegnato e verificandolo di persona. Questo atteggiamento è proprio dei bambini, degli artisti, dei filosofi e degli scienziati. È ciò che fa progredire la nostra società e ci distingue dal resto del regno animale. Restare attaccati alle parole che qualcuno ha scritto in un libro più di due mila anni fa non è proprio della nostra specie. In fondo nasciamo tutti con lo spirito pastafariano: ogni bambino è curioso, non si prende troppo sul serio e adora la pasta!
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Spesso organizzate eventi od incontri. Avete in programma qualcosa anche in Campania o nel Sud Italia?
Tra poche settimane si terrà a Palermo il 3º Raduno Nazionale Pastafariano, dal 19 al 21 settembre. Coinciderà con il Talk Like a Pirate Day 2014, che consideriamo una festa religiosa. Sarà un occasione per conoscerci meglio, mangiare e bere insieme. Eleggeremo anche il nostro Pappa: il capo supremo della Chiesa Pastafariana Italiana.
Altre iniziative sono organizzate dalle congregazioni provinciali, chi fosse interessato può seguirci su Facebook (www.facebook.com/chiesapastafarianaitaliana) o prendere contatto con i Frescovi locali tramite la pagina del Registro dei Pastafariani d’Italia (registro.chiesapastafarianaitaliana.it).
Nel Sud Italia, la Sicilia è la regione più attiva: in Campania c’è ancora molto da fare e l’opportunità per i nuovi adepti di organizzare la chiesa locale.

Nota biografica: Marco De Paolini, alias Cap. Pizzocchero, ha 42 anni, 2 figli, è nato a Torino ma dal 2000 vive in Messico ed insegna all’Università di Guadalajara. È membro del Conclave che regge la Chiesa Pastafariana Italiana (www.chiesapastafarianaitaliana.it).


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