La statua di Pulcinella regalata a Napoli compie 10 anni: se tocchi il naso avrai buona sorte

Statua di Pulcinella, Napoli


La statua di Pulcinella compie dieci anni. L’opera donata nel 2012 alla città di Napoli dall’artista Lello Esposito si trova in Vico Fico al Purgatorio, strada che collega il Decumano Maggiore a quello Inferiore, nell’area storica della città conosciuta come Spaccanapoli. Alta un metro e venti centimetri e realizzata in bronzo, si poggia su un basamento di pietra. E’ oggetto di migliaia e migliaia di scatti fotografici ad opera di turisti di passaggio e dei tanti napoletani che attraversano a piedi il centro storico. In molti si fermano anche per poggiare la mano sul naso a becco della statua di Pulcinella, perché si narra che facendolo si attiri la buona sorte.

Statua di Pulcinella. Chi è Lello Esposito

Raffaele Esposito, conosciuto come Lello, è un pittore e scultore napoletano nato nel 1957. Lavora a pochi passi dalla statua di Pulcinella affermandosi al grande pubblico con questa opera nel corso della sua vita artistica da buon napoletano ha realizzato molte opere rivisitando in chiave contemporanea i simboli dell’iconografia napoletana: da Pulcinella, al corno, da San Gennaro al Vesuvio. Fin da piccolo esprime la sua passione per l’arte e da giovane in giro per l’Italia vende le sue prime opere nei mercati di antiquariato. Dal 1990, quando comincia a realizzare le sue opere in bronzo, gira per il mondo esportando la napoletanità ovunque. Fino a Tokyo ad esempio, Madrid e Berlino. Un artista che si è formato da solo, da autodidatta.

La maschera di Pulcinella

Pulcinella è la maschera più conosciuta della tradizione partenopea e simbolo indiscusso del popolo napoletano di cui ne incarna lo spirito ingenuo ma anche furbo, spontaneo e generoso. Credulone, mattacchione e fanciullesco, Pulcinella è sempre in attività,  pronto ad architettare qualche imbroglio e a compiere burle e dispetti a chi non asseconda i suoi capricci. Famoso per il suo modo buffo e farsesco di camminare, la sua peculiarità è quella di non saper custodire alcun segreto o confessione, da qui deriva l’espressione “segreto di Pulcinella“, ovvero quando una cosa che dovrebbe rimanere segreta viene invece “spiattellata” a tutti. Per quanto concerne la genesi, pare che questa maschera sia stata inventata dall’attore  Silvio Fiorillo, nei primi anni del seicento, ispirandosi ad un contadino di Acerra, Paoluccio della Cierra, detto anche Puccio d’Aniello. 

 

 


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