Scavi di Pompei, una convenzione per coltivare l’antico


Fare agricoltura e mantenimento del verde in ambito archeologico” è la convenzione tra la Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Pompei e l’Istituto Agrario Cesari Vesevus di Boscoreale. Un progetto  che vede protagonisti gli studenti in un tirocinio formativo che consta nel recuperare tecniche colturali e coltivazioni antiche, acquisire competenze utili in un futuro lavorativo, stimolare il legame storico culturale con il territorio, sviluppare capacità operative e progettuali: questi gli obiettivi principale della convenzione sottoscritta dal sovrintendente Massimo Osanna e il Preside Gaetano Panariello.

Ragazzi e docenti opereranno presso l’Orto Didattico, il vivaio e l’orto Botanico degli scavi archeologici di Pompei, guidati dai ricercatori dei laboratori della Soprintendenza. Nell’Orto Didattico coltiveranno con gli usi e le tecniche dell’epoca, potranno compiere ricerche sulle principali colture presenti nell’area prima dell’eruzione del 79 d.C., produrranno una documentazione fotografica delle varie fasi della coltura. Presso il Vivaio e l’Orto botanico si classificheranno le specie erbacee, arbustive e arboree, si procederà a rivasare le talee, sistemare i semenzai, potatura e concimatura degl agrumi e mettere a dimora le antiche coltivazioni per preservarne le biodiversità.

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Un progetto di grande valore non solo didattico, ma anche per favorire la riscoperta e la conservazione del territorio e della sua biodiversità. Un modo nuovo di fare archeologia e agricoltura per riscoprire e riproporre in chiave moderna antiche tecniche di coltivazione, alla vigilia dell’inaugurazione dell’EXPO di Milano che fa dell’alimentazione e della biodiversità il suo tema centrale. 


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