La Madonna della Pace: storia ed origini della festa di Giugliano


Due giorni di fede e passione per festeggiare la compatrona di Giugliano: la Madonna della Pace. Il 28 e il 29 maggio tutti i giuglianesi e non solo si riuniscono per rendere omaggio alla Vergine Maria. A Giugliano è profondamente radicata la devozione per la Madonna, secondo alcuni questa fede deriverebbe dal culto di Iside, dea della fecondità, la cui venerazione fu molto diffusa a Cuma, e nelle terre circostanti, nei secoli precristiani. E il luogo dove i devoti pregano la Madonna della Pace, detta anche la “Zingartella”, è la chiesa dell’Annunziata.

la Madonna della Pace

Ma qual è l’origine di questo culto? Una leggenda sostiene che il simulacro proveniente da Bisanzio, caduta nel 1453 sotto le armate turche di Maometto II, fu gettato in mare dai conquistatori e gli angeli lo recuperarono portandolo sulla spiaggia di Cuma. Alcuni marinai lo trovarono sul lido e decisero di portarlo in spalla fino alla città. Dopotutto molte Madonne della Campania, da quella di Montevergine alla “Madonna Bruna” del Carmine, pare abbiano origine orientale dato gli stretti legami che ci furono fra la Chiesa Napoletana e quella di Bisanzio fino allo scisma d’Oriente nel 1054. Altri, invece, narrano che dei contadini recuperarono la statua, nascosta tra i cespugli del lido di Cuma, poiché alcuni buoi avevano attirato la loro attenzione mostrandosi agitati. Gli uomini trovandola, la presero e la portarono nella prima chiesa che incontrarono sul loro cammino: la chiesa dell’Annunziata. Da questa storia deriva anche il motivo per il quale, durante i festeggiamenti, la Madonna è trasportata su un carro trainato da buoi.

Anche sull’origine del nome esistono varie versioni. Secondo alcune fonti, inizialmente era chiamata la Madonna della Pietà, ma in seguito alla riappacificazione di due famiglia giuglianesi nemiche, fu denominata della Pace. Per altri invece fu chiamata così perché ritrovata nella grotta della Pace. Purtroppo molti dubbi sulla provenienza di questo culto nascono anche dalla mancanza di documenti ufficiali andati perduti nell’archivio storico del Santuario dell’Annunziata, bruciato nel 1662.

volo dell’angelo

Nel 1739 il Vaticano riconobbe la Madonna della Pace come Patrona meno principale di Giugliano”. I festeggiamenti si tengono attualmente dalla Vigilia di Pentecoste fino alla domenica successiva. La parte più importante delle celebrazioni è il “Volo dell’angelo” messo in scena in piazza Annunziata. Quattro bambine, scelte ogni anno tra quelle che ne hanno fatto richiesta, rappresentano a turno l’arcangelo Gabriele. Ogni angioletto, sospeso a circa trenta metri da terra da cavi tesi tra la chiesa e i palazzi, è lasciato cadere lentamente verso il simulacro della Madonna sul quale posa un mazzo di fiori. Durante la discesa le bambine cantano musiche tradizionali, recitano poesie e spargono petali in onore della Madonna della Pace. Questa funzione si ripete due volte: all’entrata e all’uscita del simulacro dalla chiesa. Particolare è anche la processione che vede la statua della Madonna sfilare per le strade della città su un bellissimo carro trainato da due buoi, seguito da ragazze, vestite tutte di bianco, che in processione cantano e pregano.

Fonti: Germana Militerni Nardone, “Nel cratere delle delizie. Storie gusto sapori”, Guida, Napoli, 2005

Elisabetta Anatriello, “La festa della Madonna di Casandrino: un’analisi demo antropologica”, Istituto di Studi Atellani, Casandrino, 2002


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