“Una festa esagerata” per Vincenzo Salemme: l’istrione napoletano compie gli anni


“Senza il teatro non ci sarebbe la televisione e nemmeno il cinema”. Chi se non Vincenzo Salemme avrebbe potuto dirlo, lui che si è cimentato ormai molte volte con questi tre diversi mondi dello spettacolo. Una carriera che gli ha regalato grandi successi e che lo ha visto gomito a gomito con grandi personaggi e che oggi – in occasione del suo sessantatreesimo compleanno proviamo a rivivere assieme.

Nato a Bacoli il 24 luglio 1957, comincia la sua carriera teatrale mentre è ancora alle prese con i corsi di Lettere e Filosofia. Il suo esordio avviene con la compagnia di Tata Russo, nella commedia “Ballata e morte di un capitano del popolo”: è il 1976 e lui ha 19 anni. Qualche mese dopo il trasferimento a Roma e l’inizio di una lunga e proficua collaborazione nientemeno che con la Compagnia di Eduardo De Filippo, con cui lavora sino alla sua morte (1984), proseguendo poi l’esperienza teatrale con il figlio Luca sino al 1992.

Alla fine degli anni ’80 Vincenzo Salemme comincia misurarsi anche con la scrittura, redigendo testi teatrali quali Golpe e “Alla Memoria“, che interpreta come attore. Fino a scrivere un’opera totalmente sua, che recita e dirige: “Sogni, bisogni, incubi e risvegli” (a questa commedia si ispirerà anche un romanzo edito dalla Mondadori). Dopo questa esperienza fonda, insieme ad altri attori, l’associazione E.T. (Emporio Teatro), che raccoglie un buon successo di pubblico e si trasforma in compagnia teatrale, assumendo la denominazione Chi è di scena.

In quegli stessi anni ’80 Salemme entra nel mondo della televisione, partecipando ad alcuni film di Nanni Moretti, ma con ruoli minori. E’, invece, nel 1998 che fa il grande salto di qualità, dal punto di vista televisivo: la moglie di Vittorio Cecchi Gori, Rita Rusich, gli fa girare un film tratto da una sua stessa commedia, “L’amico del cuore”. E’ un successo di critica e botteghino. Seguono così “Amore a Prima Vista”, “A Ruota Libera” e “Volesse il Cielo!” del 2001, che si piazza al quarto posto fra i film più visti di quell’anno. Usciranno altri cinque film scritti e diretti da Vincenzo Salemme.

L’attore, autore e regista napoletano fa allora ancora un altro passo sulla via del successo e approda al cinema. Nel 2006 comincia, infatti, una serie di interpretazioni in alcuni cinepanettoni e film dei fratelli Vanzina, a partire da “Olé”. Ma si potrebbero citare anche “La vita è una cosa meravigliosa”, “Mai Stati Uniti”, “Non si ruba a casa dei ladri” e ancora altri.

Vincenzo Salemme ha anche condotto una trasmissione televisiva ad hoc, “Famiglia Salemme show” che si svolse in quattro puntate tra il gennaio e il febbraio del 2006. Tra gli ospiti illustri Sofia Loren. L’ottimo successo di ascolti di essere protagonista di un’altra trasmissione, andata in onda dal Teatro delle Vittorie di Roma, con il titolo “Da Nord a Sud e…ho detto tutto”, con Anna Falchi.

Tra i suoi più grandi collaboratori e amici, però, una menzione speciale la meritano senza dubbio colleghi storici, quali Nando Paone, Carlo Buccirosso e Maurizio Casagrande. Con loro e con altri grandi interpreti teatrali ha calcato i palcoscenici dei Teatri più prestigiosi d’Italia, come l’Eliseo, il Sistina, il Manzoni.

Nel 2018 la sua ultima performance, con il film – tratto da una sua omonima commedia  –“Una festa esagerata”. Proprio quella che gli auguriamo per i suoi 63 anni!


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