Chiaia: lo scrigno di tutte le bellezze di Napoli. Da dove deriva il nome?

Piazza Vittoria


Escludendo il Centro Storico e Mergellina il quartiere di Chiaia è senza ombra di dubbio la zona più caratteristica di Napoli: dal fotografatissimo lungomare ai palazzi storici, dalla Villa Comunale alle eleganti strade del Rione Amedeo, Chiaia racchiude in sé tutte le bellezze che la nostra città riesce ad offrire. Anche se l’intera area, così come la conosciamo, è nata solo nel XVI secolo, la sua storia ed il suo nome sono radicate nel passato più remoto della nostra terra. La parola “Chiaia” deriva dal latino “plaga” (spiaggia), riportata nel catalano “platja” e nel castigliano “playa” e, per ragioni linguistiche e dialettali si è trasformata a Napoli in “Chiaja”. Su moltissime iscrizioni troviamo ancora questo nome al posto del modernizzato “Chiaia”.

Come abbiamo detto, il quartiere ottenne l’attuale conformazione nel XVI secolo, quando il viceré Duca di Medina, sotto il regno di Carlo II di Borbone, decise di creare un piccolo ed elegante borgo residenziale appena fuori le mura cittadine, ai piedi del Vomero ed a ridosso del mare. L’intera area, tutta in pendenza, fu coperta da gradini e piattaforme abbellite da alberi, piante e fontane. Nella seconda metà dell’Ottocento l’aspetto del quartiere cambiò ulteriormente con l’ampliamento della linea costiera e la conseguente creazione di via Caracciolo. Infine, l’opera di ristrutturazione e rimodernamento di Rione Amedeo, iniziata nel 1859, diede al quartiere Chiaia la sua attuale fisionomia.

Il cuore del quartiere è sicuramente la Riviera di Chiaia, strada che attraversa l’intera zona, da piazza Vittoria a Piedigrotta e che fu denominata così perchè prima del suddetto ampliamento della costa lambiva il mare. Le bellezze delle strada e dei tanti vicoli che in essa sboccano furono il teatro, nel 1898, di una delle prime riprese dei fratelli Lumière, i creatori del cinema. Inoltre, la scrittrice inglese Mary Shelley scelse la zona come luogo di nascita del dottor Victor Frankenstein, protagonista del suo famosissimo romanzo. Nella gigantesca villa comunale che costeggia la strada vi è, inoltre l’acquario di Napoli, riconosciuto come il più antico d’Europa.


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