Pastenaca: perché la carota in napoletano si chiama così?


Napoli – Andando fare la spesa in un mercato napoletano, avvicinandoci ad un banco della verdura, potremmo ascoltare termini che difficilmente riusciremmo ad associare a frutta ed ortaggi conosciuti. La lingua napoletana, infatti, pullula di termini popolari dall’origine antichissima attribuiti ad alimenti conosciuti universalmente in altri modi. Sarebbe difficilissimo, ad esempio, per una persona non originaria di Napoli capire che una “pastenaca” non è altro che una carota.

Il termine è, a dire il vero, piuttosto desueto e viene utilizzato solo dai napoletani più anziani, ancora legati ai modi di dire di un tempo. Difficile è persino risalire all’origine del termine ed al perché venga usato. L’unico raffronto che possiamo avere è con un’altra verdura, molto simile alla carota, chiamata tutt’ora “pastinaca”.

pastinaca

La pastinaca sativa tende a crescere spontaneamente e la sua radice è comunque commestibile, uguale alla carota per forma ed aspetto, ma più bianchiccia e priva del tradizionale colore arancio. La sua particolare adattabilità la rende molto più comune della più gustosa cugina, che richiede comunque maggiori attenzioni per essere coltivata.

Per questo motivo, in molte regioni d’Italia, la carota è stata associata alla pastinaca, specialmente in una tradizione popolare e contadina che ha sempre dato poco peso alle definizioni scientifiche. In napoletano, semplicemente il termine, nell’uso comune, si è trasformato da “pastinaca” a “pastenaca”, andando a definire espressamente l’ormai diffusissima carota.


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