Terra. Mia amata terra..


Da sempre Nostra Signora Partenope ispira versi struggenti e bellissimi. Chiunque tocchi anche solo per sbaglio le nostre terre, non riesce a sottrarsi a quel sottile ed inconfondibile bisogno di creare che assale guardandosi intorno. Ci sono posti in grado di ispirare, ricchi e densi di potere evocativo.

Vesuviolive.it è felice di condividere con voi i versi di una nostra affezionata lettrice, Roberta D’Auria, che questa mattina ha inviato in redazione una toccante composizione su Napoli.
Terra. Mia amata terra.
Terra che soffre, arranca, ma non muore.
Si aggrappa ogni volta al cuore di chi in quel momento la sta pensando, la
sta amando,
e risale su.
Come un vomito.
Un vomito non è bello, ma dopo ti senti meglio.
Terra. Terra mia amata.
Terra che piangi con noi, per ogni tuo figlio che vedi andare via, per ogni
dolore , per ogni schiaffo, e tenti tutte le volte di spiegare che la colpa
non è tua, non sei tu che fai disgusto, ma i colpevoli sono coloro che ti
hanno stuprato, giorno dopo giorno, anno dopo anno, e di chi ti passava
accanto e indifferente ti lasciava moribonda al ciglio della strada.
Piena di sangue.
Terra. Amata mia terra.
Nonostante tu fossi così insanguinata, hai trovato la forze di fasciarti da
sola le ferite.
E ripartire.
Non ti sei lasciata morire.
E no, terra mia, perché tu non muori mai, perché anche se ci provano ad
ammazzarti, ci sarà sempre il cuore di qualche tuo figlio che batterà per
te.
E questo ti terrà in vita, terra.
E risalirai su.
Come onda che sale dal mare, e pare tocchi il cielo.
Ciò, sì, che è bello.
Terra. Amata terra mia.


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