“No” alla carne di animali maltrattati: rivoluzione in un pub di Napoli


Il Murphy’s law, noto pub di via Giovanni Merliani 160 a Napoli, nel cuore del Vomero, ha deciso di servirsi per la prima volta di carni di animali allevati all’aperto e non vittime di maltrattamenti.

Il progetto dal nome: «Eticoerente», nasce da un’idea di Antonio Zullo, che, dopo accurate ricerche fatte in tutto il mondo, ha deciso di dare vita ad una rivoluzione. Già tre anni fa all’interno del pub portò le prime birre artigianali, quindi senza uso di apparecchiature industriali poi, oggi, ha voluto dare un seguito alla sua invenzione, servendosi di carni frutto di allevamenti rigorosamente all’aria aperta e di animali non maltrattati.

Questa svolta si è avuta grazie al concetto del Grass Fed, che, prevede che il bovino sia cresciuto e vissuto all’aperto per tutto l’arco della sua vita, quindi mai entrato in una stalla e nutrito solo ed esclusivamente ad erba.

«Discorso un po’ più complicato vale per i suini e per i polli» come spiega Zullo perché «trovarne di vissuti all’aria aperta non è facile, ma, grazie a due aziende italiane abbiamo potuto soddisfare anche questa esigenza», prosegue: «Partiamo con questo nuovo progetto, sperando che il pubblico riesca ad apprezzarlo anche e sopratutto perché, una parte dei nostri ricavi sarà devoluta ad un’associazione che si occupa di eliminare definitivamente gli allevamenti intensivi dal nostro paese».

«Quest’idea» conclude Antonio:« parte dal concetto del Win Win Win, cioè rappresenta una vittoria per noi, per l’ambiente e per la società».


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