Buffon e Conte boicottano il Pallone d’Oro, la FIGC appoggia: ma il Napoli a Pechino fece scandalo


Figli e figliastri, un detto che mai come in questo caso può essere associato al calcio. Gli appassionati sportivi ieri hanno assistito alla cerimonia del Pallone d’Oro che per la quinta volta ha visto Lionel Messi salire sul trono riservato al calciatore più forte dell’ultimo anno. Un premio che pareva già scritto, tanto che in Italia a tenere banco è ben altro. Sì, perchè Antonio Conte e Gianluigi Buffon hanno pensato bene di boicottare le votazioni in segno di protesta: e a dare il via libera sarebbe stata addirittura la FIGC.

Stando a quanto riportato da Sportmediaset, infatti, a Tavecchio e all’intera federazione non sarebbe andata giù l’esclusione di Gianluigi Buffon dai 50 finalisti del Pallone d’Oro. Un malumore manifestato proprio con il boicottaggio del portiere della Juventus e del commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte che non hanno espresso nessuna preferenza alle votazioni. Un episodio abbastanza simile a ciò che successe a Pechino l’11 agosto 2012. Supercoppa Italiana, la Juventus batte il Calcio Napoli al termine di una gara condizionata dagli errori arbitrali: gli azzurri, al triplice fischio, preferirono non presentarsi alla cerimonia di premiazione per protesta. Allora, però, gli azzurri fecero scandalo: Buffon e Conte, invece, per il medesimo comportamento hanno avuto l’appoggio della FIGC. Figli e figliastri, è proprio il caso di dirlo.


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