Cori anti Napoli, club umiliato da Tosel: oltre al danno arrivano anche due beffe


Non sarà ricordato certamente come uno dei più felici questo martedì di fine gennaio dal Calcio Napoli. Dopo la bufera giudiziaria in cui è rimasto coinvolto il club del presidente Aurelio De Laurentiis questa mattina, nell’ambito dell’operazione “Fuorigioco”, dalla giustizia – stavolta sportiva – è arrivato un altro colpo alla squadra che attualmente guida la classifica di Serie A. Anzi, i colpi inflitti agli azzurri sono stati addirittura due, e sanno entrambi di beffa.

Poco fa, infatti, sono arrivati i tanto attesi verdetti del giudice sportivo Tosel relativamente ai cori anti Napoli cantati a squarciagola nel corso della gara di domenica scorsa allo stadio “Ferraris” di Genova, dai tifosi della Sampdoria, e agli insulti a sfondo razzista perpetrati dal calciatore della Roma Daniele De Rossi ai danni dell’attaccante della Juventus, Mario Mandzukic, durante il posticipo della sera. Ebbene, come in realtà già era stato ipotizzato in questi giorni, Tosel non ha disatteso le aspettative di quanti avevano previsto la mano leggera per entrambi gli episodi.

Il giudice sportivo, infatti, ha graziato in maniera completa De Rossi, per il quale non è stata nemmeno applicata la prova televisiva. Per farlo avrebbe dovuto avere un referto in cui l’arbitro segnalava l’accaduto, cosa invece non avvenuta. Per cui il capitano della Roma (visto che Francesco Totti sedeva in panchina) non è stato né espulso durante la partita, né gli è stata comminata alcuna sanzione pecuniaria e/o disciplinare. Eppure il labiale mostrato a caldo dalle televisioni a pagamento era sembrato piuttosto chiaro: “Stai muto, zingaro di m…”.

Certamente non è andata male nemmeno alla Sampdoria, la quale per i cori anti Napoli cantati dai suoi tifosi durante la sfida contro i campani si è beccata soltanto un’ammenda pecuniaria: Ferrero dovrà sborsare 30.000 europer avere – come si legge nel comunicato ufficiale – i suoi sostenitori, nel corso della gara, indirizzato reiteratamente ai sostenitori della squadra avversaria cori insultanti espressivi di discriminazione per origine territoriale; per avere inoltre, al termine della gara, lanciato in direzione dell’Arbitro, all’uscita dal recinto di giuoco, due bottiglie piene in plastica; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lett. a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza“.

Due provvedimenti che sanno tanto di beffa per il Napoli, visto il clamore mediatico suscitato dalle frasi omofobe di Sarri e anche la punizione inflittagli per espressioni certamente non meno gravi di quelle pronunciate da De Rossi e dai tifosi della Sampdoria.


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