Cori razzisti in aumento: ecco un motivo dell’odio verso i napoletani

Radar sonoro negli stadi italiani per individuare chi canta cori razzisti


Il Calcio Napoli e i napoletani sono sempre più vittima di cori razzisti e beceri, che ormai quasi tutte le domeniche si intonano negli stadi di mezza Italia. All’Olimpico per la prima volta l’arbitro Irrati,  dopo l’ennesimo coro razzista nei confronti di Koulibaly, ha deciso di mandare un segnale forte al calcio italiano sospendendo la partita per più di cinque minuti. Vicenda sicuramente diversa quella capitata al difensore azzurro ma che comunque riporta al tema delle discriminazioni negli stadi italiani. Quello che sconvolge però è vedere con quanta veemenza tali cori siano stati sempre più frequenti da quando il Napoli è in cima alla classifica di Serie A.

I dati arrivano direttamente dall’edizione napoletana del quotidiano ‘Repubblica’ che mostra il collegamento inequivocabile tra testa della classifica e odio nei confronti dei napoletani. Infatti Sono già 210 mila gli euro di multa inflitti in questo campionato dal Giudice Sportivo a mezza serie A, per i cori di discriminazione territoriale. La cosa che sconvolge però è notare come l’aumento di tensione e insulti nei confronti del Napoli nelle ultime gare di campionato è  cresciuto in maniera esponenziale da quando gli azzurri sono primi in classifica. Per la prima parte del campionato non c’erano stati particolari problemi, poi è iniziato il calvario per i tifosi partenopei. Con multe per le squadre che ospitavano il Napoli che sono stati un crescendo da Bologna fino all’ultima sfida con la Lazio. Questi alcuni dati riportati: “Multe al Bologna (15 mila euro), all’Atalanta (20 mila), alla Samp (30 mila) e ora alla Lazio (65 mila)“. Il segnale allora è quantomai chiaro, più il Napoli va forte in campionato più aumenta l’odio nei confronti dei partenopei.


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