Onazi: “I cori contro Koulibaly non sono razzisti”. Ma Braafheid risponde così…


Durante un incontro tenutosi all’istituto Alessi di Roma a cui hanno partecipato i giocatori della Lazio Candreva, Patric Braafheid ed  Eddy Onazi, si è tornati a parlare del problema del razzismo ed in particolare dell’episodio capitato al calciatore del Calcio Napoli Koulibaly, che proprio nella sfida all’Olimpico contro la Lazio ha subito numerosi cori razzisti nei suoi confronti, tanto gravi da costringere il direttore di gara Irrati a sospendere la gara per diversi minuti. Come riportato da “Lalaziosiamonoi” sull’episodio si sono espressi principalmente Onazi e Braafheid, entrambi giocatori di colore e quindi inevitabilmente più sensibili all’argomento ma che nonostante questo hanno palesato due posizioni sostanzialmente diverse. Il primo ha infatti dichiarato:“I cori a Koulibaly non sono razzisti. Anche io sono nero ma non sono diverso dagli altri. Capita allo stadio di essere fischiati ed insultati, fa parte del gioco per questo non credo che a Koulibaly siano stati riservati cori razzisti succede anche a me e ai miei compagni.”

Molto dura invece la risposta del suo compagno Braafheid che ha tuonato: “Quando gioco non presto molta attenzione a quello che succede sugli spalti perché sono concentrato sul gioco. In ogni caso provo una profonda pietà per chi fa determinate manifestazioni di razzismo!“. Lo stesso Koulibaly come vi abbiamo riportato qualche settimana fa, aveva espresso il proprio disagio in merito alla questione, dichiarando che avrebbe anche potuto abbandonare il campo qualora fosse avvenuto nuovamente un episodio spiacevole come quello dell’Olimpico.


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