A lui si è rivolto, infatti, Il Messaggero Veneto, in occasione di una sfida – quella tra Udinese e Napoli – che mette di fronte due squadra a cui in qualche modo Zampa è legato, nel primo caso per averci lavorato a lungo, nell’altro perché la squadra azzurra è allenata da un suo carissimo amico. Proprio su quest’ultimo si è soffermata l’attenzione del preparatore dei portieri, per nulla sorpreso dei successi di Sarri: “Maurizio è una persona preparatissima, non solo dal punto di vista calcistico. Prima di fare l’allenatore a grandi livelli ha occupato dei ruoli importanti in banca, lavorando per qualche tempo anche all’estero, motivo per cui conosce benissimo anche l’inglese“.
Quello che semmai un po’ sorprende Zampa è la capacità che Sarri sta mostrando nel rapportarsi al mondo dei media e ai grandi calciatori che militano nel Napoli: “Lui, dicevo, è molto preparato, ma alle sue grandi conoscenze fa da contraltare la sua timidezza, che in genere a certi livelli non aiuta, specie davanti alle telecamere. Sarri, però, ha saputo fare il salto di qualità, riuscendo a porsi nella maniera migliore con i campioni e non“.
Un salto di qualità, dunque, derivante dalla capacità di entrare nella testa dei suoi calciatori – come ha dimostrato soprattutto con Gonzalo Higuain -, ma che è originato in particolar modo dall’analisi ossessiva che dedica agli avversari: “Quando ero un suo collaboratore ricordo che passavamo ora davanti alla televisione per guardare i video delle squadre che avremmo affrontato la domenica successiva. Sarri prestava grande attenzione soprattutto ai movimenti della difesa, era un vero mangia-cassette“.