Hamsik: “Rapine a Napoli? In città è meglio non indossare certi oggetti…”


Marek Hamsik sempre più una bandiera del Calcio Napoli. Lo slovacco ha superato le 400 presenze in maglia azzurra, confermandosi come vero e proprio pilastro della squadra. Hamsik, leader in campo ma anche fuori, ha sempre dimostrato attaccamento verso questi colori, rifiutando anche offerte di club prestigiosi come il Milan. Il centrocampista si è concesso ad un’intervista, rilasciata presso il mensile slovacco Break. Tante le curiosità che ha svelato Hamsik, a cominciare dalla storia dei suoi tatuaggi: “Il mio primo tatuaggio fu sulla spalla: tre caratteri cinesi che significano energia, onestà e talento. Per me i tatuaggi sono una malattia. Se potessi me ne farei altri, ma ho il corpo pieno e mia moglie Martina si lamenta“.

Poi, Hamsik parla anche del Napoli: “Se vincessimo lo scudetto? Non oso immaginare a quello che potrebbe succedere. E’ possibile che esploda il Vesuvio. Quando abbiamo vinto la Coppa Italia, tutta la città ha festeggiato con noi“. Più serio invece quando parla delle rapine che ha subito durante la sua permanenza all’ombra del Vesuvio: “E’ successo due volte, ma non li ho mai beccati i ladri. Ho capito che alcuni oggetti in città è meglio non indossarli“. Infine, un commento anche sul suo particolare look, che lo ha reso famoso ovunque, la cresta: “Vado dal parrucchiere ogni 10 giorni. Mi piace che bambini slovacchi e napoletani mi prendano come esempio


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