Mercato chiuso: il Napoli spende 115 milioni! Buon mercato con 2 punti interrogativi


La promessa è stata mantenuta. Senza fuochi d’artificio o acquisti ad effetto, si è conclusa la sessione estiva del calciomercato. Aurelio De Laurentiis ha mantenuto l’impegno preso alla vigilia di Napoli-Frosinone quando affermò che avrebbe fatto “tanto mercato” se la squadra fosse riuscita ad accedere alla Champions senza passare per i preliminari. Detto-fatto. Sarà il campo a decretare la bontà delle operazioni, unico e insindacabile giudice sovrano.

La società ha varato una rivoluzione, rivoltando come un calzino la rosa ma senza riuscire ad accendere gli entusiasmi e la passione della tifoseria. Delusa e amareggiata prima per la cessione di Higuain, stordita poi dal rincaro dei biglietti per la prima partita in casa allo stadio San Paolo, ancora in uno stato pietoso a poche settimane dall’esordio in Champions.

I nuovi arrivati sono 7 per una spesa complessiva di 115,5 milioni di euro a fronte di 3 cessioni che hanno portato nelle casse del club 98 milioni di euro. Il mercato chiude con un investimento complessivo di 17,5 milioni di euro.

ACQUISTI                                                                         CESSIONI

Milik 32 milioni                                                              HIGUAIN 90 milioni (45+45)

Diawara 15 milioni                                                        David Lopez 4,5 milioni

Zielinski 16 milioni                                                       Valdifiori 3,5

Tonelli 10 milioni

Giaccherini 2 milioni 

Rog 15 milioni (1,5 prestito+13,5 diritto di riscatto)

Maksimovic 25 milioni

(Sono state escluse tutte quelle operazioni di mercato marginali sia sotto il profilo economico che tecnico)

Tanta roba per il Napoli che ha rifatto mezza squadra. L’obiettivo sarà quello di  sfruttare al massimo l’ampiezza della rosa, via impraticabile o quantomeno rischiosa da percorrere fino a qualche mese fa. La società è intervenuta soprattutto a centrocampo acquistando giovani talentuosi pronti ad esplodere. In attacco l’affare Cavani si è rivelato una suggestione. La società ha provato in tutti i modi a cedere Gabbiadini e prendere un attaccante di valore e di sicura affidabilità: da Icardi a Bacca, passando per Kalinic e Pavoletti.

Niente da fare, ora ci sarà da riscattare nel morale il bergamasco. Per lui pronto un ricco rinnovo contrattuale, l’unica mossa possibile per dimostrargli fiducia e stabilità nel progetto dopo averlo offerto a mezzo mondo. Nel ruolo di terminale offensivo si sono convogliate le attenzioni di tutti e il mancato arrivo di un giocatore dal nome altisonante che garantisse un sicuro bottino di goal rappresenta un punto interrogativo, sebbene il giovane e talentuoso Milik ha già lasciato intendere di che pasta è fatto.

Nonostante la cifra spesa e l’arrivo di un folto numero di calciatori il Napoli è arrivato al traguardo con un mercato incompleto sugli esterni. Come accaduto per il reparto offensivo, dopo abboccamenti vari (Vrsaliko, Criscito) e con Santon che aveva svolto anche le visite mediche, è rimasto Maggio come alternativa ad Hysaj mentre sulla fascia sinistra vengono confermati Ghoulam e Strinic. Il primo che in fase difensiva non convince al 100%, a gennaio sarà impegnato in Coppa d’Africa e lascerà il posto al croato. Forse la società avrebbe dovuto intervenire in questo settore, vero punto debole della rosa napoletana.

Giudizio che rimane in linea generale positivo. Un buon mercato ma incompleto, con la speranze che quei due punti interrogativi possano tradursi in punti esclamativi.

 


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