Anche Exor trasloca e va in Olanda: gli Agnelli lasciano solo la Juventus in Italia


Due giorni fa l’ultima assemblea che ha sancito la decisione ufficiale: la Exor, società d’investimento cassaforte della famiglia Agnelli, trasloca in Olanda. Dopo Fca, Cnh e Ferrari, un’altra creatura di Elkann&Co. lascia il nostro Paese, in cui resta, per ora, soltanto la Juventus.

D’altronde, quello dell’esodo degli imprenditori non è più un fatto sporadico in Italia, dove la fiscalità è spesso un vero limite per gli investimenti. Basti pensare che in Olanda gli azionisti possono azzerare la tassazione sulle plusvalenze che, invece, nel nostro Paese, sarebbero tassate al 5 per cento.

Ma non è tutto. Anche il costo del lavoro, in altri stati, è di gran lunga inferiore, con una burocrazia più leggera e un peso fiscale sostenibile. In Italia, per esempio, la tassazione sugli utili tocca il 31,4%, rispetto al 20% richiesto in Svizzera, al 12,5% in Irlanda e al 10% della Bulgaria. Per le imposte sul lavoro, invece, nella nostra penisola il peso fiscale può toccare il 70%, rispetto al 48% della Germania, al 37% della Gran Bretagna e al 21% del Lussemburgo.

Ecco perché, nel corso degli anni, molti dei nostri imprenditori (dai Rocca ai Ferrero, da Del Vecchio ai Cordero di Montezemolo) hanno deciso di trasferire alcune delle proprie imprese in territori dove la fiscalità non è una spada di Damocle.

Nonostante questo, John Elkann ci ha tenuto a specificare che il trasferimento non è “un escamotage fiscale per pagare meno tasse”, ma solo una strategia dell’azienda.


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