La Juventus rischia la penalizzazione in classifica dopo il ricorso fallito al TAR

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Dopo che il TAR del Lazio ha respinto il ricorso della Juventus che chiedeva 443 milioni di euro di danni, in merito all’affare Calciopoli, ora la società bianconera rischia una penalizzazione di almeno 3 punti in classifica.

I giudici amministrativi, infatti, hanno ritenuto di non potersi pronunciare sulla vicenda, poiché una sentenza ufficiale è già stata emessa dagli organi prestabiliti ed un ricorso in merito alla stessa questione è già stato abbandonata dalla società bianconera medesima. È proprio a causa di questa circostanza che la squadra controllata dalla famiglia Agnelli potrebbe subìre una penalizzazione.

Alla conclusione si giunge mediante la lettura combinata dell’articolo 30 (Efficacia dei provvedimenti federali, vincolo di giustizia e clausola compromissoria) dello Statuto della FIGC e dell’articolo 15 (Violazione della clausola compromissoria) del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, che prevede le sanzioni per chi non rispetti la clausola compromissoria.

All’articolo 30 si legge che:

1. I tesserati, le società affiliate e tutti i soggetti, organismi e loro componenti, che svolgono attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevanti per l’ordinamento federale, hanno l’obbligo di osservare il presente Statuto e ogni altra norma federale e degli organismi internazionali a cui la FIGC è affiliata.
2. I soggetti di cui al comma precedente, in ragione della loro appartenenza all’ordinamento settoriale sportivo o dei vincoli assunti con la costituzione del rapporto associativo, accettano la piena e definitiva efficacia di qualsiasi provvedimento adottato dalla FIGC, dalla FIFA, dalla UEFA, dai suoi organi o soggetti delegati, nelle materie comunque riconducibili allo svolgimento dell’attività federale nonché nelle relative vertenze di carattere tecnico, disciplinare ed economico.
3. Le controversie tra i soggetti di cui al comma 1 o tra gli stessi e la FIGC, per le quali non siano previsti o siano esauriti i gradi interni di giustizia federale secondo quanto previsto dallo Statuto del CONI, sono devolute, su istanza della parte interessata, unicamente alla cognizione del Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI, in conformità con quanto disposto dallo Statuto e dai relativi regolamenti e atti attuativi, nonché dalle norme federali.
[Omissis]

Mentre all’articolo 15:

1. I soggetti tenuti all’osservanza del vincolo di giustizia di cui all’art. 30, comma 2, dello Statuto federale, ove pongano in essere comportamenti comunque diretti alla elusione e/o violazione del predetto obbligo, incorrono nell’applicazione di sanzioni non inferiori a:
a) penalizzazione di almeno tre punti in classifica per le società;
[Omissis]
2. Fatte salve eventuali diverse disposizioni, in ogni caso, in aggiunta alle sanzioni sopra indicate, deve essere irrogata una ammenda:
‐ per le società di serie A da € 20.000,00 ad € 50.000,00;
[Omissis]

La Juventus, dunque, almeno stando a quanto suggeriscono i fatti così come si svolti, pare aver violato le norme dell’articolo 30: se così fosse deve essere applicato l’articolo 15 che prevede una penalizzazione di almeno 3 punti in classica più un’ammenda da 20 a 50mila euro.


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