Giaccherini, l’agente: “Per Posillipo rifiutate anche offerte dalla Cina. Diawara il prossimo…”


Più che una partita del campionato italiano di Serie A Napoli-Bologna sembra quasi una rimpatriata. Tra giocatori che hanno vestito la maglia dell’avversariocalciatori che hanno avuto come allenatore quello che domani sarà un “nemico” quasi non stanno sulle dita di una mano tutti gli incroci di cui lo stadio San Paolo sarà cornice. Il più famoso resta, però, Emanuele Giaccherini, il tuttofare “tascabile” passato in estate al Calcio Napoli, ma che la scorsa stagione si è guadagnato gli Europei con la Nazionale del C.T. Antonio Conte grazie ad una seconda parte di stagione vissuta, in prestito dal Sunderland, propria a Bologna.

A raccontare della sua scelta di cambiare aria, delle prospettive della sua attuale squadra e della città partenopea è stato l’agente di Giaccherini, Furio Valcareggi, in un’intervista concessa a La Repubblica di Bologna: “Bigon e Fenucci hanno fatto davvero di tutto perché Emanuele restasse con loro. Abbiamo anche parlato a lungo di questa ipotesi, ma poi l’Europeo ha mantenuto alta la quotazione e il Bologna ha ritenuto di non poterselo più permettere“.

E’ stato a quel punto che su Giaccherini si è, invece, fiondato il Napoli, destinazione ben gradita al giocatore, nonostante un posto fisso non assicurato: “Alla Juventus giocava in un centrocampo con Pirlo, Vidal, Marchisio e Pogba e comunque è sempre riuscito a raggiungere i premi per le presenze e alla fine ha giocato ugualmente l’80% delle partite. Non vedo quale debba essere il problema con gli azzurri“.

Di certo non economico, stando ancora alle parole di Furio Valcareggi, e nemmeno d’ambiente: “Ho ricevuto anche proposte da capogiro dalla Cina, ma a 30 anni bisogna guardare anche alla qualità della vita. Che te ne fai dei soldi se poi devi vivere in una megalopoli con il 98% d’inquinamento? A Napoli, invece, è – economicamente parlando – come stare al Sunderland, con la differenza che Emanuele ha una casa a Posillipo, mica male!”.

Non male nemmeno Amadou Diawara – anche lui incantato dalla città e dai racconti che Zuniga ai tempi del Bologna gli faceva della stessa – che Valcareggi definisce “un grandissimo, diventerà il prossimo Desailly“.


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