La giornalista Iuliano: “Gabbiadini prima punta può fare la fine di Hamsik con Benitez”


I pensieri si affollano nella mente di Sarri. Dopo l’infortunio di Milik, il tecnico potrebbe trovarsi costretto a rivedere i suoi piani. Modificare il sistema di gioco oppure fidarsi di Gabbiadini nella speranza che cambiando l’interprete offensivo la musica rimanga la stessa. Un enigma che troverà la risoluzione nelle prossime settimane nelle tante partite che molto diranno sugli obiettivi stagionali della formazione partenopea.

All’orizzonte l’impegno contro la Roma rigenerata dalla vittoria sull’Inter nell’ultima sfida di campionato. Ai nostri microfoni la giornalista Raffaella Iuliano, figlia dello storico capo ufficio stampa Carlo che legò la sua vita professionale al Calcio Napoli e scomparso prematuramente nel febbraio del 2013.

“Senza Milik il Napoli perde sicuramente una certezza e una buona abitudine. Il polacco ha risposto anche troppo alle nostre pretese, aveva cominciato benissimo. L’infortunio mette in crisi Sarri che potrebbe essere costretto a rivedere l’assetto tattico e il modulo. Gabbiadini? Lui è una mezz’ala non una prima punta. In quel ruolo farebbe la fine di Hamsik con Benitez. Non mi convince in quella posizione”. 

In questi giorni avanza l’ipotesi del falso nueve con il nome di Mertens che si fa insistente: “Adoro il belga. Ha dribbling e corsa però credo sia un azzardo in quel ruolo, perché a lui piace partire da lontano. Meglio Callejon, più completo. Non delude mai. Potrebbe essere un valido esperimento”. 

Se Sarri dovesse preferire un falso nueve e far accomodare Gabbiadini in panchina sarebbe per l’attaccante bergamasco la bocciatura definitiva: “Io scongiuravo la sua partenza in estate, sono dalla sua parte. Ma non si può responsabilizzare troppo il ragazzo. Lo farei giocare ma non in quel ruolo. Credo che Sarri stia provando tutte le possibili soluzioni e sono sicura che calerà l’asso vincente“.

Sabato al San Paolo gli azzurri si opporranno alla Roma, una sfida che dal punto di vista ambientale nasconde molte insidie soprattutto dopo i fatti che hanno portato alla morte di Ciro Esposito: “Dopo l’infortunio di Milik sono meno ottimista. Sono tra quelli che desiderano la pace tra le due tifoserie e mi aspetto questi messaggi sabato. La Juve? E’ molto forte, noi dobbiamo affidarci alle mani magiche di Sarri. La mia speranza è quella di festeggiare uno Scudetto, prima o poi.”. 

Stadio e tifo in primo piano nelle ultime settimane, dalle polemiche per le curve a 40 euro fino alla paventata idea di De Laurentiis di far giocare il Napoli in un impianto da 20.000 posti: “Il calcio è cambiato. Prima si guadagnava con gli incassi ai botteghini, i diritti tv hanno completamente  sconvolto il sistema. La tifoseria è vista come un elemento più distaccato. L’idea di uno stadio da 20.000 posti mi fa rabbrividire. Un calcio senza tifosi è senz’anima. Al San Paolo oltre a Maradona sono passati i migliori campioni della storia del calcio e il pubblico napoletano ha sempre impressionato positivamente gli avversari. E’ visto come uno stadio caldo che dà grande energia”.  


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