Rosi segna e provoca i tifosi del Napoli: si ripete dopo lo sputo del 2011 a Lavezzi


Aleandro Rosi avrà un conto in sospeso con il Napoli che solo lui conosce. Oggi il laterale del Crotone accorcia le distanze ed esulta mostrando le orecchie rivolgendosi ai tifosi azzurri. L’ex romanista è recidivo: nel febbraio del 2011 nel corso di un Roma-Napoli si rese protagonista di uno scambio di sputi con il pocho Lavezzi. Non visti dall’arbitro, i due calciatori furono inchiodati dalla prova televisiva.

Sugli spalti e in città c’era un clima di grande festa per la prima partita in Serie A a Crotone. Le due tifoserie hanno sostenuto le rispettive squadre rispettandosi reciprocamente. Tanti erano anche i napoletani presenti nei settori occupati dalla tifoseria calabrese. Rosi ha perso una buona occasione per comportarsi da serio professionista. Il calcio italiano ha mostrato un nuovo esempio di poca compostezza e signorilità.

Il calciatore è stato beccato per tutto il secondo tempo dalla tifoseria napoletana per le sue origini romane e lui ha pensato bene di reagire così. Purtroppo questi episodi vestono il ruolo di provocazioni con la conseguenza di inasprire i già infuocati animi tra le tifoserie dopo i fatti del 2014 che portarono alla morte di Ciro Esposito. Rosi non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo caso di un calciatore professionista che in campo non si comporta in maniera irreprensibile. L’immagine del calcio ne esce inevitabilmente sporcata.


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