Il VAR e ILARIA D’AMICO: Le questioni più chiacchierate della prima di campionato


Siamo solo agli albori di questa nuova stagione calcistica, eppure le novità insieme alle polemiche e le critiche, già sono state tante. Ma c’era da aspettarselo, ad oggi giorno il calcio non è solo tattica e pagelle, è un mondo variegato e stratificato che abbraccia tanti aspetti secondari e collaterali che influiscono e determinano quella che potrebbe sembrare, ma non lo è più, una semplice partita di pallone!

QUESTIONE VAR: Tra le novità introdotte c’è il VAR. Una tipica moviola in campo, che negli scorsi campionati, tutti, esperti e non del mondo calcistico, hanno invocato con grande desiderio ed entusiasmo al fine di tutelare le squadre sia dai tipici errori umani degli arbitri che da una presunta sudditanza psicologia degli stessi, così da sventare ogni pericolo di favoreggiamento ad una squadra. E nella appena conclusa prima giornata di campionato anche il ricorso al VAR, durante la gara, ha scaturito diverse critiche, perchè qualcuno si è voluto appellare anche ad una prospettiva errata dell’arbitro nel rivedere in video l’azione. 

QUESTIONE D’AMICO: Ma se non bastasse il VAR, a scaturire critiche e polemiche, si è aggiunta ad un quadro già abbastanza polemico, anche Ilaria D’amico, giornalista Sky, che come riporta La Gazzetta dello Sport, è stata accusata dalla società milanista di aver espresso in maniera inappropriata alcune sue idee, tanto da causare il silenzio post-gara del tecnico Montella. La giornalista infatti, dopo la vittoria per 3 a 0 del Milan sul Crotone, avrebbe commentato dicendo: “Se ci saranno le giuste coperture finanziarie, questa società avrà fatto un lavoro straordinario…”. Montella e la dirigenza milanista non hanno gradito la considerazione della giornalista, interpretando il tutto come un modo, celato, di voler sminuire le capacità tattiche del mister Montella nel riuscire a dare una personalità e un gioco ad una squadra a prescindere dal ricco e qualitativo mercato di questa sessione estiva (ancora non ufficialmente conclusa!). Ma soprattutto hanno trovato di cattivo gusto che la giornalista abbia voluto ribadire quello che è stato uno degli interrogativi di quest’anno: La nuova dirigenza orientale milanista, ha davvero tutti questi soldi da spendere?

La D’Amico di certo non ha fatto nessun passo indietro, anzi ha sottolineato la sua personale opinione, ribadendo che la sua espressione era mossa esclusivamente da un’idea personale non infettata da pregiudizi.


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