Nazionale, Sacchi sta con Insigne: “Ha giocato male, ma l’Italia non è il Napoli”


Nel corso del suo intervento alla trasmissione televisiva, La domenica sportiva, l’ex commissario tecnico della Nazionale Italiana, Arrigo Sacchi, ha provato a spiegare le differenze che ci sono tra il calcio spagnolo e quello italiano che hanno portato alla disfatta. Il tecnico di Fusignano, inoltre, ha difeso Lorenzo Insigne, suo pupillo quando era supervisore delle nazionali giovanili, finito sotto accusa.

Il tecnico Ventura ha avuto coraggio nell’affrontare questa gara a viso aperto – ha esordito Sacchi- Probabilmente era convinto che certi meccanismi erano già stati interiorizzati dai nostri calciatori invece non era così. Si è visto che noi eravamo meno squadra della Spagna, nessuno ha meritato la sufficienza“.

L’allenatore ha poi proseguito: “In Italia siamo troppo attaccati al tatticismo, pensiamo a coprirci e lasciare giocare. Come movimento siamo indietro. Ventura sta provando a dare uno stile a questa Nazionale ma ci vuole tempo. Tra l’altro è anche poco fortunato considerando anche i tanto stranieri che giocano nel nostro campionato. In Spagna, inoltre, squadre come Real Madrid e Barcellona spendono oltre 60 milioni di euro nei settori giovanili. Inoltre, loro insegnano a giocare a calcio, a costruire, noi pensiamo principalmente a marcare ed a difendere “.

Sulla prestazione di Lorenzo Insigne ha aggiunto: “Insigne nel Napoli gioca in un contesto che conosce e tutto gli viene più facile. Con l’Italia se la squadra gioca male è chiaro che lui viene penalizzato e non riesce ad esprimere il suo talento. Con la squadra di Sarri gioca bene perché tutto il contesto gioca bene cosa che non avviene con la Nazionale“.


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